mercoledì 28 giugno 2006

La vittoria del "NO" archivia l'era degli opportunisti voltagabbana

 

Prendiamo atto con grande soddisfazione della netta vittoria del "NO" che, oltre a bocciare pseudo riforme "ad padanum", archivia l'era del berlusconismo.

Ci restano il disastro dell'economia, il debito pubblico alle stelle, la scomparsa del lavoro vero, una riforma pensionistica fuori controllo, una scuola disastrata, la ricerca messa alla berlina, grandi opere inaugurate senza avere i soldi per farle, il tutto tra leggi "ad personam", sanatorie e condoni, corruzione alle stelle, evasione fiscale e spoliazione della Nazione.

Ci restano anche i "servi" e gli "alleati" del berlusconismo, i rinnegati voltagabbana che hanno preferito all'alternativa al sistema le ben pagate poltrone del potere e del sottopotere, il clientelismo, la corruzione e......gli "annessi e connessi".

Ma ci restano anche i piedi e le scarpe, che non servono solo per camminare, ma anche per elargire sonore e ben mirate pedate!

La ruota della Storia gira sempre, a volte lentamente, a volte troppo lentamente, ma gira sempre!

 

Movimento Nazionalpopolare

Federazione del Verbano-Cusio-Ossola   





 

martedì 27 giugno 2006

IL MNP sulla vittoria del NO

 

 

 

 

COMUNICATO
STAMPA

 

 

 Movimento Nazional Popolare

Direzione
Nazionale

Roma

 

Telefax n.
06/35344399

cell.339-3547515

 


 

 

 

Il Movimento Nazional
Popolare plaude alla vittoria del NO che da un lato mostra  a chiare
lettere il rifiuto da parte del popolo italiano della cosiddetta "devolution"
voluta dalla Lega e dall'altro conferma una secca sconfitta del berlusconismo e
della sua politica devastante e antitaliana. Non si trattava infatti della
difesa di una Costituzione che non ci è mai appartenuta e non ci appartiene, ma
della difesa dell'unità d'Italia dalla quale ormai non si può prescindere al di
là di ogni valutazione storica.La palma dell'antiitalianità va comunque all'on.
Speroni della Lega Nord che nel commentare i risultati ha sentenziato "gli
italiani fanno schifo, l'Italia fa schifo
". Il Movimento Nazional Popolare,
che si è impegnato con forza e convinzione  nella campagna per il NO con i
suoi militanti, nel ribadire la sua ferma opposizione ai due schieramenti
bipolari di destra e di sinistra, auspica ora che si metta mano ad una seria
riforma elettorale in senso autenticamente proporzionale che ridia
rappresentanza alle minoranze e riavvicini il popolo italiano alla politica,
ridotta a mercimonio dal malcostume e dal clientelismo imperanti.

 

Il Movimento Nazional
Popolare

 

 

 

sabato 24 giugno 2006

A proposito del referendum

 


 





Come è noto il Movimento Nazional Popolare ha preso posizione a favore del No al referendum di domenica prossima.

 

In questa scelta, coerentemente con la propria linea politica, il MNP ha deciso per quanto gli appariva più giusto e sensato, a prescindere dalle scelte del centro-destra e del centro-sinistra.  Il fatto che la sua scelta questa volta coincida con quelle dei partiti di sinistra è assolutamente irrilevante.

In gioco infatti  non è la costituzione antifascista ma l'unità del paese. Quella unità che sotto il profilo morale nacque sui campi di battaglia della prima guerra mondiale e che venne cementata dal Fascismo.

A ben vedere poi  proprio a proposito della costituzione, il centro-destra nell'approvarne  le modifiche ben si è guardato dal proporre l'abolizione dell'art. XII delle disposizioni transitorie e finali che vietano la ricostituzione del Partito Fascista. E aveva tutto il tempo per farlo.  Tutto il centro-destra si è limitato a sottoscrivere e ad approvare un provvedimento interamente elaborato e scritto dalla Lega Nord che aveva e ha in mente solo una cosa: la secessione. Magari a piccoli passi e diluita ma da realizzare comunque contro Roma, contro il Meridione d'Italia, contro le regioni più povere di un Sud di cui  nessun governo democratico ha mai saputo mettere in atto un serio sviluppo.

 

Il MNP ha scelto la difesa dell'unità d'Italia e delle regioni più povere perchè in fondo di questo si tratta. Anche tralasciando i pasticci di una latente ed inevitabile conflittualità tra i poteri centrali e quelli periferici, presente nei provvedimenti del governo Berlusconi.

 

Il MSI sul finire degli anni '60 organizzò alla Camera un ostruzionismo senza precedenti contro un regionalismo molto meno accentuato di quello della cosiddetta devolution e forse fu l'unica cosa buona che fece. Lo vogliamo ricordare a coloro che nel perdurare del bipolarismo  se ne sono fatti o se ne stanno facendo risucchiare acriticamente. Dimenticando una piccola grande verità e cioè che la nostra matrice storica e politica è oltre la destra e la sinistra.

 

E poi, il nostro sogno è ancora quello di Pierre Drieu La Rochelle, di Robert Brasillach, di Lèon Dègrelle che sognavano la NAZIONE EUROPA, ovviamente costituita da solide patrie nelle quali le culture locali e regionali avrebbero trovato comunque il giusto ruolo e il giusto rispetto. Ricordiamo che Il Fascismo rappresentò un impeto vitale dell'Europa che aveva perduto il suo ruolo geopolitico di fronte all'emergere dei grandi imperi extraeuropei. Nella presente complessa realtà geopolitica con quale forza potrebbe  presentarsi ai grandi appuntamenti internazionali un'Italia divisa al suo interno, confusa e impotente ad ogni livello??

 

Pensateci.  Ci pensino soprattutto quelli che sceglieranno il Si solo in virtù di un anticomunismo anacronistico, quelli che si attardano nella caccia ai fantasmi, coloro  che non hanno capito che la destra di oggi non è quella di Evola, di Adriano Romualdi, della Tradizione, ma quella di Daniela Fini e Salvatore Sottile, di Cuffaro e La Loggia,la destra di Emilio Fede e di Bruno Vespa,  la destra degli scandali e dei compromessi,la destra immondizia, perfettamente omologata alla sinistra non da meno su questo terreno.

 

Per questo noi siamo e rimaniamo oltre con la chiarezza che ci ha sempre contraddistinto

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

venerdì 23 giugno 2006

AGGIORNAMENTO SITO www.laspinanelfianco.com


>>
>> Vi informiamo che in data odierna abbiamo aggiornato il sito
>> www.laspinanelfianco.com
>>
>> LA COMUNITA' MILITANTE DI SOCIALISMO NAZIONALE PUGLIA AL REFERENDUM VOTA
>> NO!
>>

Al referendum votiamo NO

 



Sotto, di seguito, le vere ragioni del si: luoghi comuni antimeridionali, egoismo borghese, coscienza nazionale zero, tutto quello che il Fascismo aveva sconfitto. Per questo i fascisti domenica al referendum voteranno NO

 

 

 

----- Original Message -----

To: "collegiocostituente" <collegiocostituente@libero.it>

Sent: Thursday, June 22, 2006 10:08 AM

Subject: Re:Fw: Al referendum votiamo NO


VOTIAMO  SI

E' ORA CHE I TERRONI SI RESPONSABILIZZANO

SI CONTRO L'ASSISTENZILISMO
EL TERUN GHA' DA LAURAR E ROMPAR NO I BAL
(TRAD. il terrone deve lavorare e non rompere i coglioni)
è dall'unità d'Italia che manteniamo terroni e zingheri oltre a tutta la fecia extracomunitaria.
W il VENETO

---------- Initial Header -----------

From      : "Collegio Costituente"
collegiocostituente@libero.it
To          : Undisclosed-Recipient:, >
Cc          :
Date      : Thu, 22 Jun 2006 08:31:46 +0200
Subject : Fw: Al referendum votiamo NO







>
> ----- Original Message -----
> From: Collegio Costituente
> To:
fiamma@yahoogroups.com
> Sent: Thursday, June 22, 2006 8:26 AM
> Subject: Fw: Al referendum votiamo NO
>
>
>
>
> L'unità d'Italia non si mette in discussione !
> Contro i pruriti antiromani e antitaliani 
> della Lega e della destra liberalcapitalista
>
> VOTIAMO NO   !!!
>
>
>
> Il Movimento Nazional Popolare

giovedì 22 giugno 2006

A proposito del referendum

 

Come è noto il Movimento Nazional Popolare ha preso posizione a favore del No al referendum di domenica prossima.

 

In questa scelta, coerentemente con la propria linea politica, il MNP ha deciso per quanto gli appariva più giusto e sensato, a prescindere dalle scelte del centro-destra e del centro-sinistra.  Il fatto che la sua scelta questa volta coincida con quelle dei partiti di sinistra è assolutamente irrilevante.

In gioco infatti  non è la costituzione antifascista ma l'unità del paese. Quella unità che sotto il profilo morale nacque sui campi di battaglia della prima guerra mondiale e che venne cementata dal Fascismo.

A ben vedere poi  proprio a proposito della costituzione, il centro-destra nell'approvarne  le modifiche ben si è guardato dal proporre l'abolizione dell'art. XII delle disposizioni transitorie e finali che vietano la ricostituzione del Partito Fascista. E aveva tutto il tempo per farlo.  Tutto il centro-destra si è limitato a sottoscrivere e ad approvare un provvedimento interamente elaborato e scritto dalla Lega Nord che aveva e ha in mente solo una cosa: la secessione. Magari a piccoli passi e diluita ma da realizzare comunque contro Roma, contro il Meridione d'Italia, contro le regioni più povere di un Sud di cui  nessun governo democratico ha mai saputo mettere in atto un serio sviluppo.

 

Il MNP ha scelto la difesa dell'unità d'Italia e delle regioni più povere perchè in fondo di questo si tratta. Anche tralasciando i pasticci di una latente ed inevitabile conflittualità tra i poteri centrali e quelli periferici, presente nei provvedimenti del governo Berlusconi.

 

Il MSI sul finire degli anni '60 organizzò alla Camera un ostruzionismo senza precedenti contro un regionalismo molto meno accentuato di quello della cosiddetta devolution e forse fu l'unica cosa buona che fece. Lo vogliamo ricordare a coloro che nel perdurare del bipolarismo  se ne sono fatti o se ne stanno facendo risucchiare acriticamente. Dimenticando una piccola grande verità e cioè che la nostra matrice storica e politica è oltre la destra e la sinistra.

 

E poi, il nostro sogno è ancora quello di Pierre Drieu La Rochelle, di Robert Brasillach, di Lèon Dègrelle che sognavano la NAZIONE EUROPA, ovviamente costituita da solide patrie nelle quali le culture locali e regionali avrebbero trovato comunque il giusto ruolo e il giusto rispetto. Ricordiamo che Il Fascismo rappresentò un impeto vitale dell'Europa che aveva perduto il suo ruolo geopolitico di fronte all'emergere dei grandi imperi extraeuropei. Nella presente complessa realtà geopolitica con quale forza potrebbe  presentarsi ai grandi appuntamenti internazionali un'Italia divisa al suo interno, confusa e impotente ad ogni livello??

 

Pensateci.  Ci pensino soprattutto quelli che sceglieranno il Si solo in virtù di un anticomunismo anacronistico, quelli che si attardano nella caccia ai fantasmi, coloro  che non hanno capito che la destra di oggi non è quella di Evola, di Adriano Romualdi, della Tradizione, ma quella di Daniela Fini e Salvatore Sottile, di Cuffaro e La Loggia,la destra di Emilio Fede e di Bruno Vespa,  la destra degli scandali e dei compromessi,la destra immondizia, perfettamente omologata alla sinistra non da meno su questo terreno.

 

Per questo noi siamo e rimaniamo oltre con la chiarezza che ci ha sempre contraddistinto

 

In alto i cuori !

 

 

Il Movimento Nazional Popolare

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

lunedì 19 giugno 2006

La bancarotta si avvicina

Volantino tipo. Fotocopiare e diffondere.

 

Un saluto

 

Nicola Cospito

 

E' questione di mesi

 

E' questione di settimane

 

E' questione di giorni

 

E' questione di ore

 

E' questione di minuti

 

 

 

Con stipendi da sei/settecento euro al mese e per di più saltuari come il lavoro che scompare

il sistema liberista,  i partiti di destra e di sinistra, i poteri forti stanno

 affossando l'economia e preparano all'Italia il destino della bancarotta

 

Non vogliamo fare la fine dell'Argentina !

 

Fermiamoli !!

 

 

Il Movimento Nazional Popolare

 

Direzione Nazionale

Roma

telefax n. 35344399


 

 

 

domenica 18 giugno 2006

DVD Raduno a Predappio

E' disponibile in DVD il filmato del raduno a Predappio il 28 ottobre 1995 con canzoni, comizi e interviste a dirigenti e militanti Il filmato è stato realizzato dal cineoperatore Stefano Brunelli, militante del MNP, giovane corrispondente di guerra in Africa.

Per richiederlo scrivere a collegiocostituente@libero.it

Il costo è di 14 euro.

sabato 17 giugno 2006

Biblioteca Nazional Popolare









































































































































BIBLIOTECA NAZIONAL POPOLARE

 

 

"Non vi è miglior combattente di chi

combatte con cognizione di causa"

 

 

I seguenti libri possono essere richiesti

contrassegno scrivendo a collegiocostituente@libero.it

 

 

 

 

 

 

 

Anna Mezzasoma, Budapest, Roma, Salò
Il Settimo Sigillo   Euro 9,00

Autori vari, Clemente Graziani. La vita le idee
Il Settimo Sigillo    Euro 28,40

Pierre Drieu La Rochelle, Diario. 1939-1945
Il Mulino    Euro 26,00

Alessandro Mezzano, I danni del Fascismo
All'Insegna del Veltro Euro 8

Julius Evola , I testi de La Stampa
Ediz. di AR Euro 14,00

Julius Evola, I testi di Ordine Nuovo (a cura di R. Del Ponte)
Edizioni di AR 18 Euro

Nicola Cospito, I Wandervögel, Il Mov. Giov. tedesco da Guglielmo II al nazionalsocialismo
Euro 15

C. Z. Codreanu, Il Capo di Cuib
Ediz. di Ar Euro 12,00

Pompeo Onesti, Il Fascista
Controcorrente Euro 12

Rutilio Sermonti, Il Manuale del Militante
Euro 6

J. Evola, Il nichilismo attivo di Federico Nietzsche
Fondazione Evola Euro 7.75

Emilio Del Bel Belluz, Il Prussiano
Herrenhaus Euro 14,46

Mario di Giovanni, Indagine sul mondialismo
Effedieffe Euro 15,49

a cura di B. Zoratto, introd. e traduz. di Nicola Cospito, , J. Evola nei documenti segreti dell'Ahnenerbe
Euro 8

a cura di N. Cospito e H.W. Neulen, Julius Evola nei documenti segreti del Terzo Reich
Euro 12

Introd. e trad. di Nicola Cospito, Julius Evola nei rapporti delle SS
a cura di G. De Turris e B. Zoratto, Euro 7,75

David Irving, La Guerra di Hitler
Ediz. Il Settimo Sigillo Euro 60

Enzo Erra, La sindrome di Fiuggi
Il Settimo Sigillo 12 Euro

Norman Finkelstein, L'industria dell'Olocausto
Rizzoli Euro 16

Rutilio Sermonti, Lo Stato Organico
Euro 20

Lèon Dégrelle, Militia
Ediz. di Ar 12,28 Euro

David Irving, Norimberga, ultima battaglia
pag. 450 Euro 39

AA.VV., Piacenza nella R.S.I.
Euro 10,00

Edoardo Fiore, Poeti armati: Drieu, Brasillach, Cèline
Il Settimo Sigillo Euro 8

Kaplan, Processo e morte di un fascista. Il caso Robert Brasillach
Il Mulino Euro 20,00

E.K. Bird, Rudolf Hess. Storia di quarantacinque anni di prigionia
Ediz. di Ar Euro 15.50

N.Cospito-H.W. Neulen, Salò-Berlino, l'alleanza difficile
Euro 14.80

lunedì 12 giugno 2006

Socialismo Nazionale della Puglia aderisce al Progetto




Adesione al Laboratorio Politico-Culturale per la nascita del Movimento di Liberazione Nazionale

 La Comunità di Socialismo Nazionale Puglia, purtroppo assente alla riunione dell'Isola Farnese tenutasi in data 2\66, a causa degli improrogabili impegni professionali che hanno impedito al suo portavoce di rappresentarla nelle precisate circostanze di tempo e di luogo, ha deliberato all'unanimità l'adesione alla laboratorio politico culturale  per un fronte di liberazione nazionale, nato dall'incontro delle volontà di tutte le comunità militanti che hanno preso parte al menzionato incontro.
La Comunità di Socialismo Nazionale Puglia, auspica che analoga scelta compiano tutte le Comunità di Socialismo Nazionale radicate sul territorio Italiano, nonchè tutte quelle non omologhe che si riconoscano tuttavia nella volontà progettuale di dar vita ad una nuova forza antagonista e socialista (Nazionale).
                                                      Il Portavoce della Comunità di Socialismo Nazionale Puglia

                                                                Saverio Ingraffia
>

sabato 10 giugno 2006

Le confessioni di Staiti

E' disponibile il volume di Tomaso Staiti: Confessione di un fazioso, prefazione di Massimo Fini. 16 euro

 

 

Per richiederlo scrivere a collegiocostituente@libero.it o telefonare al numero 339/3547515

sabato 3 giugno 2006

Movimento di Liberazione Nazionale

 

Roma 2 giugno 2006


 


  Si è svolta oggi a Roma Isola Farnese l'annunciata riunione nazionale delle forze antagoniste al sistema liberaldemocratico che non si riconosco nel bipolarismo e che  nelle scorse elezioni politiche avevano fatto campagna per l'astensione.


  La riunione, alla quale hanno partecipato camerati venuti da Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Liguria, Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia,  è stata affollata e caratterizzata dalla presenza di molti giovani.


  Il dibattito, intenso e serrato, ha affrontato i principali temi dell'attualità politica. I convenuti hanno ribadito nei loro interventi la chiusura di ogni rapporto con le dirigenze dei gruppi che si sono compromessi con il berlusconismo rifluendo nel centro-destra  e hanno sottolineato la necessità di aprire una nuova fase di lotta che dia vita ad una opposizione da un lato irriducibile perchè  fondata sulla irrinunciabile identità nazional popolare,  sui valori sociali e tradizionali e sulla visione di uno Stato Organico, dall'altro propositiva perchè capace di affrontare con proposte concrete  e convincenti le principali problematiche del paese.


 


 Al termine della riunione, compiendo un passo concreto sulla strada dell'unità,  è stato stabilito all'unanimità di dare vita ad un Laboratorio politico-culturale per la formulazione del progetto alternativo da realizzare attraverso un Movimento di Liberazione Nazionale.


Alla nascita di questo Laboratorio hanno aderito i seguenti gruppi:


 




  • Associazione "Camerati di Giorgio Pisanò"


  • Associazione "Amici del Tricolore"


  • Associazione Politico-Culturale di Impegno Sociale


  • Comunità Romana di Socialismo Nazionale


  • Circolo Culturale "Clemente Graziani" di Forlì


  • Gruppo Continuità Ideale


  • Movimento Lavoratori Italiani


  • Movimento Nazional Popolare


  • Movimento Nazional Sociale

 

Per le informazioni e le adesioni scrivere al seguente indirizzo  laborpolitico@libero.it

o lasciare un messaggio sulla segreteria del n. 06/35344399.