domenica 28 ottobre 2007

Il nostro 28 ottobre

 

28 ottobre 1922         28 ottobre 2007

 

 

Ottantacinque anni fa i fascisti con la Marcia su Roma davano inizio al rinnovamento dell'Italia sconquassata dalla corruzione, dal caos, dal frazionismo dei partiti, dalla inefficienza della democrazia parlamentare.

Benito Mussolini con la sua volontà e la sua intelligenza,  univa politicamente e moralmente tutti gli italiani dalla Valle d'Aosta agli estremi lembi della Sicilia, riaffermava la sovranità nazionale e restituiva all'Italia un  posto d'onore nel consesso delle nazioni.

Il Fascismo con la sua febbre creativa, additando lo Stato Nuovo dell'Ordine e della Giustizia, affermando il primato della politica sull'economia, mettendo al guinzaglio l'alta finanza,  conquistava i giovani di tutta Europa  e dava inizio ad una  splendida rivoluzione delle coscienze che ancora oggi appare come il traguardo essenziale di chi si batte per la salvezza e la liberazione del nostro paese da ogni sudditanza.

 

 

sabato 27 ottobre 2007

L'Italia democratica:




COMUNICATO STAMPA

 

L'Italia democratica: Un paese a sovranità limitata

 

 

   La decisione della Terza corte di Assise di Roma che, dichiarando il difetto di non giurisdizione,  ha disposto il non luogo a procedere per Mario Lozano, il marine USA che nel marzo 2005 uccise in Iraq il funzionario di polizia Nicola Calipari, mostra ancora una volta la sudditanza dell'Italia democratica e liberale al volere e all'arroganza degli Stati Uniti d'America. E' l'ultimo questo, di una serie di episodi ormai ricorrenti che dimostra come il nostro paese abbia rinunciato alla propria sovranità a prescindere dal colore dei governi tutti d'accordo nella loro vergognosa alleanza con la banda gangsteristica di Washington.

   Il Movimento Nazional Popolare nell'esprimere la sua solidarietà alla vedova del funzionario ucciso, Rosa Villecco, stigmatizza lo spirito servile dei governi di centro-destra e centro-sinistra ed auspica il sorgere di un Movimento di Liberazione Nazionale che possa restituire all'Italia la dignità di cui i politicanti, parassiti e corrotti l'hanno derubata.

 

Il Movimento Nazional Popolare

Roma- Direzione Nazionale

 

venerdì 19 ottobre 2007

Ci vogliono tappare la bocca

da Davide Lafratta
 





Ciao a tutti

vi prego di leggere quanto segue, io ci ho perso del tempo a creare una rubrica, a documentarmi per benino, ecc.: vi prego di spendere 2 minuti del vostro.
Quello di cui vi voglio parlare è un disegno di legge approvato all'unanimità dai ministri che ora andrà alle camere; se passerà l'internet che conosciamo sparirà.
Inutile dire come mai la politica si interessi agli internauti.... meglio parlare della questione:

Il disegno di legge prevede in pratica che chiunque apra un blog o un sito sia costretto ad assumere come moderatore una persona iscritta all'albo dei giornalisti (!!!) il quale si riterrà responsabile assieme al possessore del dominio web di quanto ivi scritto, inoltre sarà d'obbligo registrare il proprio sito/blog in un registro speciale, talvolta pagando una tassa e, udite udite....... nel paese dei balocchi che risponde al nome di Italia, in cui né assassini, né speculatori, né tanto meno politici corrotti e mafiosi(...) vanno in carcere.....accadrà che, nel caso in cui quanto scriviate venga reputato diffamatorio, ci sarà la sanzione PENALE (ehm).
Dunque la repubblica delle Banane è dietro l'angolo e non fatevi ingannare da chi dice che la legge in realtà non sarà poi in effetti così restrittiva, almeno non da subito, di fatto invece è il primo passo verso la vendita del web che molte multinazionali si auspicano, in modo tale che sia una risorsa SOLO per loro.
Se la globalizzazione delle idee vi piace proprio, vi chiedo almeno come favore personale di fare copia e incolla del messaggio e di inviarlo ai vostri contatti perché, lo dico e lo ripeto all'infinito, qui se ne va a p....... l'articolo 21 ("Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione").
Vi pare che sia tanto opinabile quanto vi ho detto (stante ovviamente la veridicità delle premesse)?
Per chi poi è proprio un libero pensatore, linki pure questi due siti ché, in pochi minuti (altri 2), avrà idee ancora più chiare:

http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/scienza_e_tecnologia/testo-editoria/testo-editoria/testo-editoria.html

http://www.beppegrillo.it/

P.S.: per chi poi si chiedesse: "va bene ma ora che si fa?" mi contatti entro domenica 21 ché sarò lieto di rispondere



Baciamo le mani a vossignoria






 

martedì 16 ottobre 2007

PRECISAZIONE

 

PRECISAZIONE

 

Sono stato informato che su sul sito della Fiamma Tricolore compare il mio commento alla manifestazione di A.N. sabato scorso a Roma.

Desidero precisare che si tratta di un'iniziativa della Fiamma e di chi cura il suo sito, che ha ripreso il mio commento a totale mia insaputa e senza mia autorizzazione. Poco male ci tenevo però a ribadire che io con la Fiamma Tricolore non ho alcun rapporto ormai da qualche anno per evidenti e insanabili divergenze di linea politica.

 

Nicola Cospito

domenica 14 ottobre 2007

Sulla manifestazione di A.N.









 

 

Alleanza Nazionale: un motore
dell'antipolitica

 

 

  Tornando a casa da un giro di
attività familiari, quelle che si rimandano al sabato sera, mi è capitato di
incrociare sul treno Roma Ostiense -  Viterbo, un gruppetto di quarantenni
viterbesi di ritorno dalla manifestazione di Alleanza Nazionale. Parlavano ad
alta voce, in modo sguaiato e cafonesco come taluni studentelli che
incontro la mattina quando vado a scuola, che amano far condividere a tutti le
loro vicende personali e la loro  democratica maleducazione. Pur
non volendo, ho dovuto subire i loro discorsi sciatti e inconcludenti. Di cosa
parlavano ? Di posti in lista, di candidati "inculati", di gestioni di comitati,
di "paraculi" , di "protetti" e quant'altro. Esibivano, ahimè piegate,
alcune bandiere delle quali fortunatamente si vedeva  solo il celeste anale
mentre la fiamma tricolore restava nascosta.

  Non che avessi in merito alcun
dubbio, ma ancora una volta ho potuto constatare de visu come
Alleanza Nazionale sia un partito di affari i cui aderenti hanno
solo un obiettivo: gestire il potere all'insegna dell'interesse privato, cioè
del proprio. Chi sono i militanti di A.N. ? Squallidi figuri saliti sul
carrozzone di Fini per cercare di sgraffignare quello che capita, fosse pure un
posto di guardiano ai cessi come c'era un tempo nella villa Peripato della mia
Taranto.

Dove sono i vecchi militanti missini
di una volta, quelli che si facevano sparare davanti alle sezioni o che
assaltavano l'ambasciata sovietica quando essere anticomunisti aveva un senso ?
Oggi in A.N. solo mondezza. Ed è giusto che sia così.

  Non so quanti fossero coloro
che oggi hanno partecipato alla manifestazione di A.N.  So però che A.N. ha
speso qualche milione di euro di sicuro nel trasporto a Roma dei propri
simpatizzanti ma forse anche solo nell'attacchinaggio a pagamento di
sette/otto tipi diversi di manifesti abusivi. Abusivi come quelli anonimi che
hanno invaso la capitale raffiguranti Fini con il saluto a braccio teso e
per il quale il compare Veltroni pare abbia disposto multe da duecento euro a
manifesto. Vedremo se il sindaco della città più sporca d'Italia prenderà
provvedimenti anche contro i manifesti alleanzini...

  In ogni caso per tornare agli
alleanzini sul treno, ho avuto la netta sensazione di trovarmi davanti al
degrado della politica, al cospetto dell'infezione democratica, di fronte ad un
pugno di cialtroni degni del loro partito e dei loro dirigenti. Quel mondo
vecchio e stupido che prima o poi riusciremo a cancellare.

 

Nicola Cospito

 

domenica 7 ottobre 2007

Poco più di una storia personale..


Da oggi disponibile

 

Nicola Cospito

Poco più di una storia personale...

Edizioni Nuova Impronta

Euro 20

Per le ordinazioni scrivere al mittente o fare il versamento di 20 euro + 1,28 di spese di spedizione sul cc.postale n. 75132001 intestato a Cospito Nicola

o fare un versamento sulle coordinate bancarie   Cin Eur 24    CIN S     ABI    03214     CAB    01600    n. conto  1042990  intestato a Nicola Cospito

 

 


 

   In questo libro Cospito, dopo aver tracciato il percorso personale della sua militanza cercando di dare attraverso alcuni flash un quadro della situazione politica in cui operavano le formazioni dell’area neofascista a partire dalla fine degli anni ‘60, dal suo punto di osservazione racconta della Contestazione, dei Campi Hobbit, della Nuova Destra, del tradimento di Fiuggi fino ad arrivare agli anni recenti  della crisi dell’ “area” denunciando errori e responsabilità di chi, partito per cambiare il mondo, ha poi preferito arrendersi e mettersi al servizio del sistema  liberaldemocratico.

 

 

 

lunedì 1 ottobre 2007

Le grillate di Libero













Ho letto per caso l'odierno numero del quotidiano
"Libero" di Vittorio Feltri, con le prime tre pagine dedicate a Irene Pivetti,
una fotografia della quale, in tenuta da showgirl , campeggia in prima pagina
sotto al titolo: "Lei balla, tu la paghi".

La presa di posizione di "Libero" è riferita
all'esibizione a pagamento che la Pivetti ha fatto nella trasmissione televisiva
"Ballando con le stelle" e sul fatto che la stessa, nella sua qualità di ex
Presidente della Camera dei Deputati dal 1994 al 1996, continua a godere di un
ufficio con segretaria nel centro di Roma e di altri privilegi a carico dei
contribuenti.

Per quanto ci riguarda crediamo che non sia tanto
scandaloso che la Pivetti goda dei privilegi concessi a tutti gli ex Presidenti
della Camera e/o del Senato, quanto il fatto che nel 1994 i deputati dell'allora
Polo, oggi Casa delle Libertà, l'abbiano votata come Presidente di un ramo del
Parlamento.

Solo l'arroganza del partito azienda che irrompeva nella
politica poteva imporre quale terza carica dello Stato una
trentunenne suffragetta che aveva come unico merito quello di essere
passata dal giornalino delle suore e dalla gioventù padana ai giornaloni
del partito azienda.

Irene Pivetti gode quindi dei privilegi
concessigli da chi l'ha votata anche se, dopo un fugace parentesi
"mastelliana", ha lasciato la politica per dedicarsi alla televisione e al
mondo dello spettacolo (sicuramente più adatto a Lei della presidenza della
Camera!!!).

Quanto ai costi della politica e alle "grillate"
moralizzatrici di "Libero", ci permettiamo ricordare che "Libero", come peraltro
tutti i quotidiani e settimanali politici e non, continua a percepire fior di
milioni di euro (miliardi di vecchie lire) dalla legge per il sostegno
all'editoria, un'altra mangiatoia appositamente voluta del sistema per
condizionare giornali e giornalisti.

Mangiatoia che, si badi bene, eroga i contributi sulla
base della tiratura "dichiarata", cioè finanzia oltre alle copie invendute
anche quelle immaginarie.

Adesso aspettiamo che qualcuno lanci, tra le
altre, una campagna per la moralizzazione dei finanziamenti
all'editoria, in primis quella di partito o legata ai partiti.

Da parte nostra ribadiamo l'analisi che questo sistema è
marcio fin dalle fondamenta, che si basa su una democrazia falsamente
rappresentativa, su un bipolarisamo fasullo e su una libertà solo
fittizia.

Un sistema così non si riforma ma si cambia, cominciando
dal cambiare lo stesso concetto di Stato che deve essere realmente
rappresentativo, sovrano e socialmente giusto. 

 

Adriano Rebecchi

Segr.Prov.MNP del Verbano-Cusio-Ossola

Editore e Direttore de "La Vedetta"



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