domenica 22 febbraio 2009

Riflessioni brevi ma..










Riflessioni brevi
ma...

 

Ormai non ci possiamo stupire più
 di nulla. Il nuovo segretario del PD, ex PCI, ex PDS, ex DS, è Dario
Franceschini, un democristiano doc, allievo di Benigno Zaccagnini, uno dei capi
della Democrazia Cristiana negli anni che furono. Che bellezza ! Un
democristiano a guida dell'ex Partito Comunista Italiano, il Partito di Gramsci,
di Bordiga, di Togliatti, di Luigi Longo, di Pajetta ecc. Meglio di così non
poteva andare a finire.

La confusione è massima e il sistema
è in caduta libera: a livello politico, sul piano economico, su quello morale e
dei costumi.

Sull'altro versante, quando verrà
meno Berlusconi, accadrà lo stesso. I suoi feudatari litigheranno in modo furib
ondoper il comando - già si avveton o i sintomi - e alla fine si creeranno altre
cordate di gnomi. 

Vi immaginate a questo punto per chi
voteranno gli operai di Marghera, i manovali della Fiat, i cassintegrati del
triangolo industriale (ex industriale) ? La gente del sud vilipesa e
dimenticata ?

Voteranno per un partito a guida
democristiana ? Si asterranno ? Volgeranno lo sguardo a ciò che resta della
sinistra lacerata dai personalismi e dalle gelosie come e più della attuale area
di destra, entrambe accomunate da una cronica assenza di intuito e di
progettualità politica ?

Si è così, il sistema è allo sbando,
il bipolarismo è allo sbando, la democrazia liberale nel nostro paese - e in
questo si che siamo all'avanguardia, è al capolinea. E noi siamo contenti. In
fondo è quello che aspettavamo. La liberaldemocrazia vive la sua crisi,
affossata come era ed è giusto che sia , dalla corruzione, dai partiti/comitati
d'affari, dai parolai, dalla società dell'immagine vuota e
insensata.

Non c'è Onda *che tenga, non
ci sono vaccini che la salveranno. Mai come oggi è chiaro che l'alternativa al
sistema è costituita da soluzioni nazionalpatriottiche, nazionalpopolari,
socialrivoluzionarie. Il domani appartiene a noi, solo che lo si voglia
conquistare.

 

 

Nicola Cospito

 

* L'onda (Die Welle) Germania 2008,
 un film di Dennis Gansel incentrato sulle "dinamiche autoritarie" e sul
vuoto della società liberaldemocratica. Un film antifascista che perconizza,
davanti alla crisi in atto,  la rinascita dello spirito di corpo, del senso
di appartenenza, della dinamica e della solidarietà di gruppo e interclassista
tra i giovani di questo scorcio di XXI secolo

mercoledì 18 febbraio 2009

Fino a quando Berlusconi la farà franca ?




Il Tribunale di Milano ha oggi condannato l'avvocato inglese David Mills a 4 anni e 6 mesi di reclusione, oltre all'interdizione per 5 anni dai pubblici uffici, per "falsa testimonianza nel processo per la corruzione alla Guardia di Finanza e per i fondi neri della società All Iberian".

La falsa testimonianza sarebbe stata fatta a favore di Fininvest-Berlusconi, ma il processo per quanto riguarda Berlusconi è stato sospeso e stralciato in seguito all'approvazione del "Lodo Alfano" che ha bloccato i processi contro le quattro principali cariche dello Stato, in pratica contro Berlusconi che il "Lodo Alfano" ha fortissimamente voluto.

Negli Usa, ritenuti un modello di democrazia, il nuovo Presidente Obama ha fatto dimettere alcuni suoi Ministri appena nominati perchè ritenuti coinvolti in "irregolarità fiscali".

In Italia, invece, si continuano a fare leggi "ad personam" per consentire a qualcuno di fare il Capo del Governo.

Per quanto ci riguarda siamo onorati di aver firmato e fatto firmare la proposta di Referendum per l'abrogazione del Lodo Alfano".

 

Adriano Rebecchi

Segretario Provinciale del MNP

Editore e Direttore de "La Vedetta"

 

domenica 8 febbraio 2009

Risposta del MNP all'appello di Staiti










Caro Tomaso,

 

in merito alla tua lettera indirizzata a noi del Movimento
Nazional Popolare come a Francesco Storace (La Destra), Roberto Fiore (Forza
Nuova), Luca Romagnoli (Fiamma Tricolore), non posso che manifestarti la nostra
disponibilità a raccogliere il tuo appello per l'organizzazione di un'assemblea
costituente che ponga le basi di un Movimento Politico capace di imporsi
all'attenzione dell'opinione pubblica, di raccoglierne il disagio crescente e di
rappresentarne le istanze a tutti i livelli e in tutte le sedi.

Del resto ti è noto, come lo è a tutti coloro che ci seguono,
che il Movimento Nazional Popolare ancor prima della sua nascita, come
Collegio per l'unità dell'area, ha sempre proposto l'idea
dell'Assemblea Costituente come strumento per superare la diaspora e il
frazionamento seguiti al tradimento di Fiuggi e all'involuzione rautiana e come
momento decisivo per l'uscita dal guado e la riunione in un'unica
formazione di tutte le forze che intendono battersi per la rinascita e il
rinnovamento di questo nostro disgraziato paese dilaniato dal partitismo
liberista sotto tutti i profili, morale,
economico, organizzativo e politico.

Mi corre comunque l'obbligo di sottolineare però che, dato
quanto accaduto in questi ultimi anni ad alcune delle formazioni cui tu ti
rivolgi, e cioè il loro allearsi, sia pure sotto il profilo elettorale, con il
centro-destra berlusconiano che noi del MNP  individuiamo come il
principale nemico del nostro paese e della sua sovranità
nazionale, affinchè il progetto abbia tutte le carte in regola per essere
coronato dal successo, dovrà sussistere dal primo
momento  la massima chiarezza dei contenuti e delle linee
programmatiche
sia in  politica interna che estera, oltre ovviamente al
rispetto dei principi fondamentali della lealtà, dell'onore, della fedeltà e
dell'onestà intellettuale, principi che impediscano il ripeterrsi di tristi
esperienze del passato nelle quali il primato dell'Idea e il bene della
nostra Comunità sono stati calpestati e schiacciati dall'interesse
personale  e dal cinismo di taluni.

 Il ripudio chiaro e netto del berlusconismo a tutti
i livelli
, il rifiuto di alleanze, anche occasionali, con il Popolo delle
Libertà, fatto questo indispensabile a che si acquisisca una netta e precisa
identità di fronte agli italiani che non devono vederci subalterni a nessuno, la
rivendicazione della sovranità nazionale e il controllo del territorio, sono per
noi condizioni e premesse indispensabili per l'azione politica che troverà la
sua dignità nel non fermarsi alle scadenze elettorali. A questo vogliamo
aggiungere  la ripresa di un'opposizione sociale forte ed efficace,
aperta  anche a forze trasversali ostili  al liberismo, al potere
della finanza, all'ideologia neocons che stanno trascinando il mondo
nel baratro. Il nostro progetto, infine, non dovrà esaurirsi nella riedizione di
un vecchio MSI magari riverniciato a nuovo, ma dovrà avere le ali per
volare alto, a rappresentare qualcosa di nuovo e di autenticamente diverso
rispetto al passato. Un progetto nazionale, popolare, sociale e
rivoluzionario che abbia tutte le caratteristiche indispensabili
per liberare gli italiani dagli attuali partiti/comitati d'affari
che hanno spolpato e disarticolato il nostro paese e per rifondare una
Nazione degna di tale nome. Un  progetto di ampio respiro che
anche sotto il profilo della denominazione sappia evocare non sentieri
interrotti ma chiamare gli italiani alla rivolta indicando strade
nuove e affascinanti.

  Questo è ad avviso mio e del MNP quanto ci
chiedono  i militanti piu consapevoli, questo è quanto si aspettano gli
italiani che vogliono tornare a sperare.

 

 

In alto i cuori !

 

Nicola Cospito

Ufficio Politico del MNP

 

 

 

 

 

 


----- Original Message -----



Sent: Saturday, February 07, 2009 2:33
AM

Subject: TOMASO STAITI PLAUDE ALLA
NASCITA DI UN PARTITO UNICO DI DESTRA



TOMASO STAITI PLAUDE ALLA NASCITA DI UN PARTITO
UNICO DI DESTRA

 


Sen. Francesco Storace
La Destra

On. Luca Romagnoli
Fiamma
Tricolore

On. Roberto Fiore
Forza Nuova

Prof. Nicola
Cospito
Fronte Nazionalpopolare

Cari amici e camerati,

Se il
26 dicembre del 1946 gli uomini che si trovarono a Roma si
fossero posti il
problema delle elezioni, delle liste e dei capilista,
il M.S.I. non sarebbe
mai nato.
Lo pensavo ieri e lo penso a maggior ragione oggi, dopo l'intesa
sulla
legge elettorale per le europee tra il cabarettista di Arcore e
il
neodemocratico "rose'" Veltroni.

Aggiungo, paradossalmente, che
forse, un giorno potremmo ringraziarli
per questa truffa. I due finti
nemici intendono dividersi l'Italia
nel nome di un falso e
deleterio
bipartitismo, destinato, tra l'altro, a implodere e col
quale vorrebbero
eliminare qualsiasi forza antagonista.

Ora per voi (ed anche per noi),
non ci sono piu' alibi: occorre un
atto di generosita' e di intelligenza
politica.

Lo chiede la nostra gente, ma ancor piu', lo richiede la
necessita',
forse storica, di fare tutto cio' che puo' servire a dare un
futuro
alla nostra storia, a tutta la nostra
storia, piena di pagine
belle e brutte, esaltanti e anche
mortificanti, di slanci generosi e di
piccole meschinita'.

E' la nostra storia e dobbiamo accettarla tutta
per intero.

Vi chiedo, vi scongiuro, vi supplico di mettere da parte
ogni presunto
interesse particolare per lanciare un grande progetto per
la
costruzione di un unico soggetto politico.

Giunti a questo punto,
non serve piu' una semplice alleanza
elettorale, ma un forte e vigoroso
annuncio che possa ridare speranza
a chi la sta perdendo e che,
tuttavia,
vorrebbe continuare a sperare.

Abbiamno nel nostro
bagaglio politico temi, soluzioni ed intuizioni
originali che devono essere
tirati fuori dal dimenticatoio, per
imporli all'attenzione del dibattito
politico.

In campo sociale, in economia, nella moralita' pubblica, in
politica
internazionale, in campo culturale, nel costume della nostra
societa'.

Occorre smetterla di tentare di cavalcare tematiche imposte
da altri,
ben piu' attrezzati di noi per tradurle in vantaggi politici
ed
elettorali.

Prima di tutto fiducia in noi stessi e nelle
soluzioni che in questo
momento, soprattutto in questo momento, possono
divenire attuali e
indicare soluzioni per il futuro
dell'Italia.

Siate intelligenti e percio' generosi, riflessivi e
pertanto audaci,
equilibrati e quindi feroci nella voglia di
arrivare.

Lanciate il messaggio di una assemblea costituente per la
formazione
di un organismo moderno, agile, presente su tutto il
territorio
nazionale, in grado di mobilitare
quanti sono gia' con noi e
quelli, che aspettano un segnale forte.

Che gli dei vi
illuminino.

Tomaso Staiti

 

06/02/09

martedì 3 febbraio 2009

Abbassate i prezzi !










Abbassate i prezzi
!

 

 

La crisi economica regalataci dai
dogmatici liberisti in combutta con i ras della finanza internazionale, dalla
rapacità incontrollata delle banche e dall' avidità delle ditte immobiliari
subirà un ulteriore aggravamento provocato questa volta dall'insolvenza
delle famiglie verso i debiti accumulati con le società finanziarie
usuraie che riempiono i giornali di ogni foggia e formato. Queste societrà
dedite all'usura hanno potuto e possono ancora agire indisturbate, data
l'assenza di un governo serio e degno di tale nome che impedisca loro di
continuare a rovinare gli italiani.

Questa crisi non passerà nel 2010 e
nemmeno nel 2011 e, nemmeno nel 2012, Insomma non passerà da sola perchè, come
osservato da qualcuno, non si tratta di una influenza stagionale o di un accesso
di tosse.

A pagarla sono, come al solito, i
ceti più bassi, i lavoratori a reddito fisso, ma anche, ormai, i commercianti
che, non debitamente guidati da una accorta politica dei prezzi al momento
dell'introduzione dell'euro, pagano con la riduzione, se non addirittura
con la chiusura della loro attività, gli aumenti indiscriminati cui si sono
abbandonati in questi anni.

 

Quali sono i rimedi ?

 

Di certo non il salvataggio pubblico
dell'industria automobilistica
 all'insegna
della logica: privatizziamo i profitti, socilializziamo i
debiti
. Nemmeno la cassa integrazione per decine di migliaia di
lavoratori sacrificati dall'incompetenza, dalla mancanza di creatività, dalla
incapacità congenita di tanti cosiddetti manager che
non sono riusciti a fare fronte alla concorrenza internazionale. Questa
concorrenza, supportata dal liberismo alle frontiere e dal protezionismo al
dettaglio nei mercati esteri, li ha stracciati come più non si poteva. Di certo
non la riduzione della spesa con ulteriori provvedimenti restrittivi sulle
pensioni o sugli stipendi dei lavoratori o con una politica di pesante
imposizione fiscale, dato che più tassati degli italiani è difficile trovarne al
mondo

 

A fronte di questa situazione, noi
del Movimento Nazional Popolare indichiamo tra i primi provvedimenti
indispensabili:

 

Un massiccio abbassamento
dei prezzi

 

 

Che gli industriali, che i
commercianti, che le ditte immobiliari,

che tutti i settori dell'economia la
smettano di fare orecchie da mercanti (sic !)

 

Abbassino i prezzi e svuotino i
magazzini !!!

 

Questo avrebbe come immediate
conseguenze:

 

Sul piano
economico

 

Il rilancio della domanda
interna

Il "fare cassa" di piccole, medie e
grandi imprese

Circolazione di moneta e di capitali
bloccati nelle banche

Ripresa della produzione e aumento del
PIL

 

Sul piano
morale

 

 

Ottimismo diffuso 

Clima di fiducia

Sensazione di ripresa

 

Insomma, quello che manca in Italia è
una adeguata e sensata politica dei prezzi. Questa politica viene invece
praticata in altri paesi dove il mercato si sta caratterizzando per
l'abbassamento dei cost a tutti i livellii. Controllate il mercato delle auto
usate o quello immobiliare in Germania o in Spagna. Potrete constatare

la veridicità delle nostre
affermazioni. A Berlino, oggi è possibile acquistare un  appartamento di
cento metri quadrati a 70-80.000 euro. E non per l'abbondanza di immobili
seguita alla caduta del muto, ma perchè c'è  una legge che tutela i
cittadini.

Perchè allora i governi, sia che
siano di centro-destra che di centro-sinistra, non intervengono con
provvedimenti adeguati ? Perchè i nostri politicanti, parassiti ultrapagati
a 23.000- 25.000 euro mensili, sono degli asini matricolati. Le recenti leggi
elettorali con le liste bloccate e gli sbarramenti,  hanno portato in
parlamento degli emeriti idioti che altro non sono che dei cortigiani dei
segretari di partito. Cosa possono dunque aspettarsi gli italiani da questi
somari ? Arroganza, superficialità, incompetenza, tasse, crisi, disoccupazione.
Niente di più.

 

Nicola Cospito

Ufficio Politico MNP