martedì 31 maggio 2011

BERLUSCONI KAPUTT


 

Noi certamente non possiamo essere lieti della vittoria della sinistra in quanto tale alle elezioni amministrative perché la sinistra è sempre stata ed ancora è l’antitesi del nostro progetto politico e del nostro ideale di società, ma nel contempo siamo molto contenti perché la vittoria della sinistra è stato lo strumento della grande sconfitta di Berlusconi e di Bossi che rappresentano quanto di più meschino, di sudicio, di corrotto, di anti italiano, di egoista, di stupido, di razzista la politica italiana abbia mai rappresentato!
Insomma se per guarire da una malattia grave e mortale si deve prendere una medicina disgustosa e con ampi effetti collaterali negativi, allora tra i due mali….
Queste elezioni sanciscono senza ombra di dubbio la fine del berlusconismo, fine causata sia dai comportamenti inaccettabili di Berlusconi sul piano politico e personale e sia dall’assoluta mancanza di mantenimento delle promesse che per quindici anni egli ha propinato agli italiani per poi disattenderle regolarmente tutte!
Quando Berlusconi esce dal campo della propaganda e della demagogia, nelle quali gli si deve riconoscere un vero talento, e si ritrova alla resa dei conti con la realtà delle mancate realizzazioni, del suo disinteresse per le sorti del Paese, della sua incapacità di dare corpo ad un qualsiasi programma concreto per tentare di risolvere i principali problemi dei Cittadini, allora si vedono i veri limiti di uno che è solamente un venditore di fumo e non uno statista.
Cittadini che si devono confrontare ogni giorno con la crisi economica, con il mancato sviluppo, con la disoccupazione ed il precariato, con il mal funzionamento di ogni ramo della pubblica amministrazione, con la corruzione dilagante, con la penetrazione mafiosa nel tessuto sano dell’economia e che devono assistere al continuo pianto greco di Berlusconi che accusa tutto e tutti, fuorché se stesso, di una situazione che non solo noi, ma i numeri e le statistiche definiscono tragica.
La gente si è stufata di sentire parlare di “dittatura della magistratura comunista”, di intralcio di Fini alla realizzazione dei programmi di governo, di quanto sono “senza cervello” coloro che non votano per lui ed alla fine gli ha mandato un messaggio chiaro e forte di togliersi dalle palle e di lasciare che il Paese cambi pagina!
Certamente, tra le ultime mosse stupide di Berlusconi c’è quella del suo litigio umorale ed infantile con Fini che ha determinato la frana del PDL, perché è certo che i parlamentari “acquistati” come Scilipuoti ed i cosiddetti “responsabili” possono essere utili a conseguire la fiducia in parlamento, ma nel Paese non smuovono un voto utile per il centrodestra, mentre i voti del terzo polo sono stati determinanti per la sua sconfitta elettorale ….
Analogo discorso, seppure si di un altro piano, per la lega che esce anche lei con le ossa rotte avendo perso nelle sue roccaforti come Milano o Novara ed avendo vinto di misura ai ballottaggi dove era solita stravincere al primo turno coma a Varese ed in altri comuni lombardi, soprattutto perché negli ultimi anni ha legato la sua sorte a quella personale di Berlusconi ed è quindi naturale che affondi con lui.
Anche per questo siamo lieti dato che consideriamo la lega il partito degli egoismi, della stupidità, del razzismo verso altri italiani, dell’antinazionalismo e quindi di tutte quelle cose che odiamo!
Insomma, noi avevamo tre nemici: la lega, Berlusconi e la sinistra.
Due sono sconfitti e per ora va bene così.
Poi vedremo per il terzo…
Uno alla volta!!
Alessandro Mezzano
MNP
UMBRIA

sabato 28 maggio 2011

IL “BUON GOVERNO” DELLA LEGA

 

In Piemonte, come tutti sanno, la regione è governata da quattordici mesi da Roberto Cota della Lega.
Lo stesso Cota, ma anche Bossi, Calderoli, Castelli, Maroni e tutti i chiacchieroni della lega hanno sempre vantato il “buon governo” della lega che “dove amministra lo fa bene con onestà e nell’interesse dei cittadini”.
Orbene in Piemonte, nell’arco degli ultimi otto mesi, nell’ambito della sanità che è materia specifica ed esclusiva della regione, si sono verificati scandali, truffe, malversazioni, corruzioni, turbative d’asta, concussioni e via delinquendo.
L’Assessore regionale alla sanità, Caterina Ferrero riceve un avviso di garanzia e restituisce le deleghe, cinque persone tra cui il suo braccio destro Piero Gambarino finiscono in carcere, altri due agli arresti domiciliari ed altri due ancora sono indagati a piede libero.
Secondo i risultati dell’inchiesta della Guardia di Finanza si tratta di appalti truccati, concorsi pilotati, ed addirittura tentativi di neutralizzare azioni ispettive della SPRESAL che è l’ente preposto al controllo della sicurezza sul lavoro.
In prigione sono finiti Pierfrancesco Camerlengo settore delle case di cura private, Franco Sampò sindaco di Cavagnolo(TO), Vito Plastino commissario della ASL 5, Mario Mozzati dentista.
Certamente, se il buon giorno si vede dal mattino, la lega, che si dice il partito anticorruzione, il partito della gente per bene, l’usbergo della legalità, la garanzia del buon governo, ha dimostrato che al di là delle chiacchiere e delle promesse elettorali ha permesso che in soli otto mesi si organizzasse una bella compagnia di mascalzoni che hanno imbrogliato i cittadini, che li hanno frodati, che li hanno derubati, che li hanno traditi esibendosi in una gestione della quale tutto si può dire meno che essa sia l’esempio del “buon governo”!!
La lega ce l’ha su con i terroni, con gli immigrati, con le moschee e con questo solletica la xenofobia di un branco di poveri di spirito, ma poi, quando arriva al potere, pensa a riempirsi le tasche alla faccia dei creduloni e degli sprovveduti che l’hanno votata.
Altro che “Roma ladrona”..
Si guardino Torino….!!
Come si vede non è necessario attendere che la n’drangheta si infiltri nel nord Italia.
Basta lasciare fare alla lega …!!!!

Alessandro Mezzano

giovedì 26 maggio 2011

mercoledì 18 maggio 2011

Insieme al dopoberlusconi comincia anche la parabola discendente della Lega


MOVIMENTO NAZIONAL POPOLARE
COMUNICATO
 
Nessuno stupore davanti ai risultati elettorali di domenica scorsa. Risultati che, non c'era bisogno che lo dicesse già Berlusconi, salvo ripensamenti, prima della consultazione, hanno avuto una grossa valenza politica. Si è trattato infatti di una tornata elettorale dopo non solo gli scandali erotico-affaristici del premier e del suo entourage, ma soprattutto dopo un periodo di governo in cui gli italiani hanno potuto constatare l'insipienza e l'arroganza di una classe politica di individui di basso conio che hanno pensato di far pagare ai cittadini, alle famiglie, alla povera gente, la crisi politica da essi stessi provocata. La ripresa dell'inflazione causata dalla mancanza volontaria e proditoria di una politica di controllo dei prezzi, la riduzione del potere d'acquisto degli stipendi, il blocco dei contratti del pubblico impiego, i prezzi usurai sulle case in vendita nelle grandi città, l'incapacità di investimenti nel settore pubblico e di una seria e fattiva lotta alla disoccupazione, soprattutto giovanile, la corruzione dilagante che ha arricchito i potenti e gettato sul lastrico i deboli, l'aumento delle tasse regionali e comunali, la distruzione continua e sistematica della scuola pubblica, i costi vertiginosi delle insensate missioni di guerra al servizio degli americani, non potevano non dare che i risultati che hanno dato: la pesante sconfitta di Berlusconi e dei suoi alleati leghisti, colti anche questi, sempre più spesso negli ultimi tempi, con le mani nel sacco e complici nella protezione di Cosentino e soci. Sconfitta che non santifica la vittoria della sinistra, notoriamente, come dice Grillo e come da noi sostenuto ancor prima di lui, cioè da sempre, speculare e identica agli squali del centro-destra. Una sinistra anch'essa responsabile di tanti fallimenti, vedi Napoli, e priva di un autentico leader, di un serio programma, di un progetto politico organico, priva di tutto.
Noi del Movimento Nazional Popolare, insieme al Movimento Patria Nostra, in questa tornata abbiamo sostenuto Forza Nuova, e lo abbiamo fatto con i nostri mezzi certamente non potenti, esclusi dal circuito mediatico, prigionieri di una congiura del silenzio di chi preferisce ignorarci perchè teme ciò che noi rappresentiamo. Lo abbiamo fatto con la tenacia e l'ostinatezza di chi non si arrende e ancora sa sognare un avvenire diverso per l'Italia. Alcuni risultati sono stati conseguiti, una manciata di consiglieri eletti c'è stata e può costituire una prima pattuglia per la battaglia politica anche all'interno delle cosiddette istituzioni. Nel frattempo, davanti ai ballottaggi che si annunciano, diciamo sin da ora che il 29 maggio ci asterremo. Non siamo infatti interessati al duello tra i compari di merenda, i comitati d'affari identici nel dogmatismo liberista e nella servitù alle grandi lobbies finanziarie. Non ci faremo abbindolare dai pretestuosi appelli a fermare il pericolo comunista nel quale non crediamo da tempo. Tanto la Moratti quanto Pisapia, ed è sotto gli occhi di tutti, sono espressioni di uno stesso sistema, quello dell'antifascismo capitalista e liberalmassonico che ha svenduto la sovranità nazionale. Per questa ragione, preferiamo continuare l'impegno in un'altra battaglia, quella per i 4 si al referendum perchè lì, si, sono in gioco davvero gli interessi e l'avvenire degli italiani.
Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP
Roma
SIMBOLO MNP1

sabato 14 maggio 2011

Appello


APPELLO


Si chiude tra poche ore la campagna elettorale per le amministrative. Il Movimento Nazional Popolare, insieme al Movimento Patria Nostra, sostiene le liste di Forza Nuova, contro i comitati d'affari di destra e di sinistra. Lo stesso Movimento Nazional Popolare concorre con il proprio simbolo nel comune di Belgirate in provincia di Verbania, inaugurando così per la prima volta un vero e proprio esperimento elettorale.

Nessun mistero sul fatto che queste elezioni costituiscono un vero e proprio test non solo per Berlusconi e il berlusconismo, dopo le note vicende erotico-affaristico-giudiziarie del cavaliere di Arcore, ma per la tenuta stessa della democrazia e della legittimità della rappresentanza politica in Italia. Gli italiani sono sempre più consapevoli infatti che oggi in Italia politica significa malaffare e che i politici di destra e di sinistra, invece di farsi carico dei mille problemi del paese, si contendono solo l'amministrazione delle poche risorse rimaste, da distribuire alle proprie clientele, nel disegno di perpetuare il proprio potere. Lo dimostra l'astensionismo che nelle ultime consultazioni ha raggiunto cifre altissime e che appare destinato a crescere ancora di più nelle elezioni di domenica prossima. Basti pensare a Napoli e alla situazione di emergenza dovuta ai rifiuti che l'amministrazione non riesce a smaltire. La città partenopea è ormai al collasso igienico-sanitario e la popolazione minaccia la rivolta. Intervistati dal TG molti cittadini napoletani hanno dichiarato che non andranno a votare e che anzi bruceranno le tessere elettorali. In questa Italia siamo passati, come spesso abbiamo ricordato, dalle città giardino ultrapulite e profumate del Fascismo alle città discariche della democrazia. Di fronte a questa evidenza l'antifascismo che ancora qualcuno persegue ci fa solo sorridere e dovrebbe indurre alla meditazione soprattutto i giovani dei centri sociali che continuano a persistere nell'errore. Questo a parte, se l'elettorato che si recherà domenica e lunedì alle urne, sarà inferiore al 50 % degli aventi diritto, la democrazia rappresentativa, già in crisi di partecipazione, lo sarà anche nei numeri. Lo sa Napolitano, lo sa Berlusconi, lo sa Bersani, lo sanno le cosiddette cariche istituzionali nel loro complesso. Questi signori sanno che la loro autorità, già in discussione, diventerebbe ancor più traballante e fondata sull'abuso. Anche la stampella offerta dai leghisti a Berlusconi non servirebbe a granchè. Una lega che nei fatti, oltre a perseguire l'ingiustizia sociale e la divisione del Paese, appare nepotista, inadeguata e corrotta come tutti gli altri. Facciamo dunque attenzione ai risultati di lunedì. Ai nostri amici, ai nostri camerati diciamo senza indugio: L'astensionismo crescerà ma è anche necessario nel frattempo votare Forza Nuova perchè, mentre le cariatidi liberaldemocratiche annaspano nel fango delle loro miserie e del loro fallimento, bisogna costruire in Italia il Movimento dell'alternativa e della rinascita nazionale. Ogni voto in più delineerà una tendenza alla crescita e all'aggregazione di una forza autenticamente nazionalpopolare e di opposizione. Una forza capace di restituire speranza soprattutto ai giovani, ai disoccupati, ai precari a tempo indeterminato, ai lavoratori sfruttati e traditi dal sindacato. Dobbiamo cercare di raggiungere quella percentuale che spezzi l'omertà e il silenzio dei mass media.

E' successo in Grecia, è successo in Romania, e' successo in Ungheria, è successo in Finlandia.

Deve succedere anche qui da noi. Qui in Italia, dove un tempo, cominciò tutto, cominciò la rivoluzione italiana ed europea. La rivoluzione della gioventù contro il vecchio mondo liberalmassonico.

Riflettete. Ogni voto in più a Forza Nuova sarà un monito ai nemici del nostro Paese. E farà capire loro che devono fare i conti con noi. Non lasciamoci sfuggire questa occasione.


Nicola Cospito

Ufficio Politico MNP

Roma