domenica 21 agosto 2011

Strage di Bologna: la verità vi farà liberi!

stragediBologna

La Procura della Repubblica di Bologna sembra abbia finalmente deciso di imboccare la “pista internazionale” per scoprire gli autori della terribile strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, che ha causato “ufficialmente” 85 morti e oltre 200 feriti.

La notizia ha ovviamente gettato nello scompiglio tutto il mondo dell’antifascismo che da quella strage, subito etichettata come “fascista”, ha tratto nuova linfa per le sue campagne propagandistiche e se n’é servito come mezzo per sviare l’attenzione dell’opinione pubblica da una gestione del potere che nei decenni si è rivelata sempre di più basata sulla corruzione ed il malaffare.

Per “noi” la notizia della recente svolta nelle indagini è solo la conferma di quello che abbiamo sempre pensato fin da quando, sul settimanale “Candido”, il giornalista e senatore missino Giorgio Pisanò aveva rivelato che durante la ricomposizione dei corpi erano stati rinvenuti altri resti oltre a quelli degli 85 morti ufficiali, e che quindi i morti in realtà non erano 85 ma 86, ed era ragionevole pensare che quei resti in più erano di un terrorista o di un corriere di esplosivi in transito, vittima di un incidente di percorso o di un complotto del quale anche lui era rimasto vittima.

Questa notizia fu sempre snobbata nel clima imperante nel quale tutti volevano e avevano bisogno che la strage fosse “fascista”, dal potere politico alle Autorità istituzionali, dai Servizi più o meno deviati alla Magistratura, dai media alle lobby della disinformazione, dagli intellettuali impegnati ai tromboni dell’antifascismo.

Tutti i successivi interminabili processi non hanno fatto altro che condannare dei colpevoli di comodo, ovviamente “fascisti” o “presunti tali”, sacrificati sull’altare della “ragion di Stato” e per dare soddisfazione a quell’Associazione Vittime della Strage di Bologna i cui esponenti, intrisi e abbeverati di antifascismo, hanno dimostrato di preferire ad una verità scomoda una bugia che placasse il loro delirante antifascismo.

Adesso non resta che aspettare che la Magistratura faccia il suo corso e, liberata dalla cappa di conformismo che finora l’ha imprigionata, dia finalmente una chiara risposta sui nomi dei responsabili, dei mandanti e di coloro che per opportunismo o carrierismo hanno contribuito a depistare e sviare le indagini.

Per quanto riguarda la richiesta di togliere dalla Piazza della stazione di Bologna la lapide che condanna la “strage fascista”, richiesta avanzata da alcuni “indegni” ex missini che, comodamente assisi nella mangiatoia del potere si sono ben guardati in questi anni dal pretendere la ricerca della verità, come abbiamo avuto occasione di scrivere anni fa, riteniamo che quella lapide non vada rimossa.

Per 30 anni quella lapide ha seminato odio, per 30 anni migliaia e migliaia di scolaresche l’hanno letta come dimostrazione del “male assoluto”, toglierla significa far sparire la prova delle aberrazioni alle quali è sceso questo regime antifascista e sedicente democratico.

La lapide va lasciata, così com’è, ma di lato va posta un’altra lapide, sulla quale venga spiegato, per le future generazioni, a quale livello può giungere l’odio ed il settarismo politico di chi, non avendo altre ragioni o idee da contrapporre al suo avversario, ricorre alle menzogne e alle speculazioni propagandistiche più atroci, anche sulla memoria di tante vittime innocenti

Non diamo al sistema l’opportunità di far sparire la prova delle sue malefatte.       

Adriano Rebecchi

Ufficio Politico del MNP

Responsabile Provinciale F.N.

sabato 13 agosto 2011

L’ultimo regalo del “pataccaro”

Berlusconi Tremonti pinocchio
Il Governo ha approvato nella notte una nuova manovra finanziaria aggiuntiva di ben 45,5 miliardi di euro, una superstangata che si aggiunge a quella pesantissima già decisa nello scorso mese di luglio.
Berlusconi non ha trovato di meglio per giustificarsi che la patetica frase: “il nostro cuore gronda sangue perché uno dei vanti del nostro governo era di non aver messo le mani nelle tasche degli italiani”.
Invece il cuore degli italiani gronda rabbia e incazzamento!
Perché il multimiliardario Silvio Berlusconi è sceso in politica per attuare il piano della P2 ma anche per salvare le sue aziende sommerse di debiti e le ha salvate, se è vero com’è vero che le suddette società hanno avuto in questi anni un crescendo di utili e di attività e questo malgrado la crisi.
Perché in questi anni ci ha mentito ripetendo fino alla noia “che eravamo messi meglio delle altre nazioni” e “che saremmo usciti dalla crisi prima e meglio degli altri”.
Perché le uniche leggi che ha fatto nei 9 anni nei quali ha complessivamente governato, oltre alle leggi “ad personam” e “porcata” che lo interessavano direttamente, sono state i condoni e le sanatorie che hanno premiato gli speculatori, gli evasori, i corrotti, gli esportatori illegali di capitali, la malavita ed il malaffare.
Perché le attuali severe misure di rientro nei parametri Deficit-Pil non ci sono state imposte dall’Europa “oggi”, ma erano l’impegno che lo stesso Berlusconi “aveva preso a suo tempo” quando aveva chiesto e ottenuto dall’Europa di sforare alla grande da quei parametri nei quali non riuscivamo a rientrare a causa della crisi e della debolezza della nostra economia.
Un’Europa che ci sta dando un sostanzioso aiuto acquistando grandi quantitativi di Btp che l’Italia emette per far fronte alle spese quotidiane di funzionamento della macchina statale, Btp che però, visto il nostro gigantesco debito pubblico, sono quasi “carta da formaggio” e per collocarli dobbiamo garantire a chi li compra rischiando rendimenti sempre più alti.
Adesso che tutti i nodi vengono al pettine, dovremo pagare e pagare per tanti anni, gli errori e le furbate propagandistiche di questi sedici anni di berlusconismo, concretizzatosi in 9 anni di gestione diretta del potere e in 7 anni di pesante condizionamento dei numericamente deboli e divisi governi di centrosinistra.
Quello che personalmente ci indigna e ci fa incazzare ancora di più è che Berlusconi ha potuto fare quello che ha fatto grazie anche alle simpatie, all’avallo e alle complicità di molti ambienti della cosiddetta “nostra“ Area, quella cioè al di fuori di Alleanza Nazionale.
Chi per anticomunismo, pur sapendo, perché non poteva non sapere, che le prime grandi imprese immobiliari ed edilizie della famiglia Berlusconi degli anni ‘70 sono state fatte, con soldi di dubbia provenienza, grazie alle provvidenziali licenze edilizie concesse dalle tante giunte rosse di allora, tutte lautamente finanziate (o corrotte) dal nascente impero berlusconiano.
Chi per pregresse simpatie per l’inesistente e utopica terza via socialista craxiana, che li ha portati a tifare per il “grande amico” di Craxi e per la sua ancora più inconsistente e fasulla terza via di politica internazionale.
Chi per giusta avversione al mondo delle Banche e della Finanza, pur sapendo, perché non poteva non sapere, che Berlusconi ed il suo socio Ennio Doris sono gli unici veri banchieri in Italia, perché loro non sono Presidenti o Amministratori delegati eletti da consigli o assemblee di azionisti, ma sono gli unici e soli proprietari della Banca Mediolanum e del suo annesso impero.
Qualche giorno fa un componente dell’Ufficio Politico del MNP ha concluso il suo intervento sulle vicende della crisi dicendo che Berlusconi “deve essere mandato a casa, con le buone o con le cattive”.
Facciamo nostro e ampliamo quell’appello, perché oltre a Berlusconi devono essere mandati a casa anche tutti i suoi complici, sodali e servi sciocchi, a cominciare dai leghisti e dagli ex alleanzini.
Con le buone o con le cattive!
Adriano Rebecchi
Ufficio Politico del MNP e Responsabile Provinciale F.N.

lunedì 1 agosto 2011

HOMO SAPIENS: IL FALLIMENTO DI UNA SPECIE

terra nel petriolo
HOMO SAPIENS: IL FALLIMENTO DI UNA SPECIE

Al disopra di tutte le particolari opinioni e degli accaniti dibattiti, non è ormai possibile a nessuno sottrarsi all'amara conclusione che la nostra specie, non ostante il presuntuoso nome assegnatale da Linneo, è fallita. Ed è fallita, crediamo, proprio per la sua proclamata "sapienza", ossia la "ragione", che dovrebbe assegnarle la priorità su tutte le altre.
E' questa una costatazione, non una spiegazione.
Non siamo in grado, nè presumiamo, di comprendere con chiarezza il motivo per cui la ragione umana, che accompagnò le sue eclettiche caratteristiche fisiche per tutta l'esistenza della specie, permettendole di tener validamente testa alle difficoltà ambientali, a un certo punto, abbastanza recente, della sua storia, abbia assunto caratteri patologici e incompatibili con la vita. Saremmo portati ad assimilare il fenomeno a quello dei tessuti cancerosi, che certamente si sviluppano grandemente, ma lo fanno provocando la necrosi di quelli sani, e, al fine, anche di se stessi e dell'intero organismo.
Ma, se appuntiamo la nostra attenzione sugli effetti, allora ogni incertezza scompare, tanto essi sono orribili ed evidenti.
Il primo fu che il progresso tecnologico più travolgente non si rivolse ai mezzi per giovare, ma a quelli per nuocere. Nel giro di pochi decenni divenne possibile distruggere la Terra con una fatica minore di quella occorrente per sbucciare una mela: semplicemente spingendo qualche bottone. E la gerarchia tra le nazioni fu determinata esclusivamente dal possesso di tale diabolica possibilità di dare la morte, non ai guerrieri avversari, ma soprattutto agli inermi e agli indifesi. Autentici babau degli antichi, come un Attila o un Tamerlano, divennero innocui sbarazzini se confrontati a certi "colletti bianchi" del Duemila, col sorriso fino alle orecchie.
Il secondo fu che, nel contempo, la biosfera, ossia il sottilissimo strato superficiale del Globo in cui è possibile la vita, fu incoscientemente saccheggiato o reso tossico, solo per stolta avidità di lucro di pochi speculatori.. Aria non più respirabile, acqua non più bevibile, cibi solidi patogeni e non più affidabili, risorse vitali in genere in esaurimento. Gli U.S.A., la nazione-guida dei popoli, è quella più ecologicamente degradata, e gli americani continuano giulivi a consumare un ettolitro al giorno pro-capite di acqua dolce, mentre persino la grande falda acquifera di Oglala vede chiudere i pozzi per inquinamento. Sistemi di pesca sempre più distruttivi mantengono un livello quantitativo di pescato (altamente inquinato) mentre i flutti vedono scomparire ogni anno specie intere di pesci, molluschi e crostacei eduli. Che ne è stato del krill? Che ne è stato del merluzzo antartico ? Per quanto attiene alla tragedia degli inquinamenti, va poi tenuto presente (e chi dovrebbe farlo ?) che, per inquinare, basta un mese o anche meno, ma per disinquinare occorrono secoli (secoli: non è un refuso). Quando il sudiciume di superficie ha raggiunto una falda, essa può considerarsi PERDUTA ! Che berrà l'Homo sapiens, tra vent'anni ? Acqua cosiddetta minerale ? E si parla di falde sotterranee. Ma ormai si è arrivati a inquinare di petrolio persino gli oceani e le loro coste !
Ma il terzo risultato, che abbiamo tutti quotidianamente sotto gli occhi, del crollo mentale umano, è forse il più sconfortante. E' l'atteggiamento dei nocchieri della "civiltà moderna" davanti ai due risultati che abbiamo tratteggiato, e che, di certo, nessuno auspica. Cercano forse essi di arginare e limitare i danni ? Cercano forse di ritoccare il folle modello di sviluppo che quei risultati orrendi ha conseguito ? Neanche per sogno ! Tutto il loro sforzo è nella ricerca di espedienti per ingannare la gente, per additarle pulsioni illusorie e futili in luogo di quella di salvarsi, per inventarsi capri espiatori, per nascondere la verità. E' l'incremento, non della consapevolezza, ma dell'incoscienza. Come bambini sciocchi, essi cercano di coprire con le bugie le loro malefatte. E che, in buona parte, vi riescano, la dice chiara anche sul livello mentale di quelli che ci cascano.
Si supera il livello massimo sopportabile di inquinamento aereo urbano? Basta fare una leggina e aumentare quel livello ! La delinquenza organizzata è più armata delle "forze dell'ordine" ? Si aumentino le difficoltà burocratiche per ottenere il porto d'armi ! La storia insegna l'anamnesi della fatale pazzia ? Si cambia la storia con legge civile e penale, sostituendole una narrazione fantasiosa di comodo ! Non solo si è fatto e si continua a fare il danno: si proibisce e demonizza ogni antidoto ! Un fallimento volutamente provocato, ossia una bancarotta fraudolenta, diremmo.
Così la specie umana, nemica del Cosmo e di se stessa, sta chiudendo ingloriosamente il proprio ciclo, trascinando nella propria rovina tutto ciò che ha infettato col suo contatto, mentre i mentecatti al "potere" si comportano come se disponessero di un pianeta di ricambio.
E le stelle continueranno ad ignorarla.
Rutilio Sermonti
Per contattare Rutlio Sermonti: Rutilio Sermonti