mercoledì 24 ottobre 2012

Forza Nuova e il MNP solidali con i docenti e gli studenti in lotta

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Si sta estendendo a macchia d'olio in tutta Italia la protesta di docenti e studenti contro i demenziali provvedimenti previsti nella Legge di stabilità prodotta dal governo Monti. e contro il D.D.L. 953 (ex Aprea). I provvedimenti della legge di stabilità porterebbero l'orario di lavoro frontale di cattedra degli insegnanti da 18 a 24 ore senza alcun compenso aggiuntivo, a fronte di un contratto che non viene rinnovato da anni. Chi conosce il mondo della scuola sa bene che oltre le ore frontali, i docenti, professionisti con alle spalle anni di studio e di formazione, svolgono un superlavoro non quantificabile fatto di riunioni collegiali, di dipartimento, consigli di classe, ricevimento delle famiglie, programmazioni, sostegno all'handicap, corsi di aggiornamento, preparazione e correzione degli elaborati e quant'altro. In Europa sono i docenti italiani sono i peggio pagati dopo i portoghesi e, per giunta, con gli ultimi provvedimenti escogitati dal governo, si vedono tagliare anche i pochi spicci, 13 euro di indennità, dovuti alla "vacanza contrattuale”.

Il disegno di legge Aprea, ex sottosegretario all'istruzione nel governo Berlusconi, di provenienza AN,  abolisce di fatto la scuola pubblica statale. Tutto il personale della scuola infatti viene nominato e gestito dalle regioni, i programmi di tutti gli indirizzi vengono determinati dalle regioni, proprio mentre queste mostrano la loro inefficienza e la loro corruzione. In tal modo si sancisce la fine della validità nazionale del titolo di studio degli studenti italiani e si decreta la fine dell'impegno dello Stato in una scuola che non offrirebbe più a tutti pari opportunità di istruzione. Il decreto Aprea mette inoltre in discussione il sistema nazionale pubblico dell'istruzione e sancisce l'ingresso di soggetti privati negli organi collegiali della scuola, cosa che darebbe a questi ultimi la possibilità di influenzare in modo determinante i contenuti dei programmi e la didattica, ponendo fine alla libertà e all'autonomia dell'insegnamento.

Per questa ragione il MNP, Forza Nuova e il suo gruppo giovanile, Lotta Studentesca, si impegnano sin d'ora a sostenere a tutti i livelli la giusta lotta di docenti e studenti contro chi vuol finire di distruggere la scuola italiana.

Nicola Cospito

giovedì 12 luglio 2012

Monti: un macellaio sociale che non offre soluzioni credibili

 

di Nicola Cospito

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  Oggi, dovrebbe essere chiaro a tutti ma purtroppo così non è, è in atto uno scontro tra il mondo della finanza e il mondo del lavoro e dei lavoratori. La finanza, dopo aver soppiantato l'economia reale, imponendo la logica dell'usura e delle speculazioni borsistiche e bancarie, ha deciso di dare un affondo decisivo ai popoli europei e in primis alle popolazioni della Grecia, della Spagna, dell'Italia, del Portogallo. In questo senso l'attacco frontale allo Stato sociale e alle conquiste dei lavoratori ai quali, in Italia, mentre il fascismo aveva restituito dignità e sicurezza, la democrazia liberale sta regalando schiavitù e disoccupazione. In questo quadro, Monti, uomo delle banche, che ieri ha parlato all'ABI, uno dei templi della nuova religione dell'usura, sta giocando il ruolo del macellaio sociale che, oltre a tagliare pensioni, posti di lavoro, sussidi sociali indispensabili a chi comunque è abituato a vivere di poco, attacca la concertazione sindacale e, dopo aver annullato per i prossimi anni i diritti dei lavoratori, continua a sostenere proprio chi la crisi l'ha provocata.

Da bravo iperliberista, Monti, mentre introduce provvedimenti limitativi nei confronti delle spese con il denaro contante, nulla fa per vietare l'acquisto di titoli azionari esteri che comunque comportano la fuga di capitali dal nostro paese. E' il mercato ? E' la logica dello spread. Benissimo. Ma non è la nostra logica, non quella dei nazionalpopolari autentici, Potrà essere magari di qualche impostore che continua nella strategia della confusione anche se con scarsi risultati, ma non è la nostra. Oggi stiamo assistendo all'abbattimento dello Stato Sociale. La logica delle privatizzazioni perseguita dal bandito di Arcore continua imperterrita sotto il governo dei tecnici che poi tecnici non sono ma solo dei volgari peracottari imposti al popolo italiano da quel burattino che corrisponde al nome di Giorgio Napolitano. Quale logica  può esserci, di fronte ad una disoccupazione giovanile che ormai ha raggiunto e superato il 36 %, nel bloccare i concorsi pubblici ? Che logica è tagliare i posti letto degli ospedali quando la gente continua a morire nelle ambulanze ? Come mai questo governo non è riuscito a varare un solo provvedimento mirato alla crescita del paese ? Come mai non si è ancora varata una patrimoniale equa o non si è proceduto ad una saggia riforma della contribuzione attraverso una rimodulazione delle fasce IRPEF ? Come mai si continua a tollerare la giungla del mercato immobiliare (un altro settore responsabile della crisi) dove i prezzi stellari non corrispondono al valore reale delle case ? Ancora , in giro per Roma si vedono  case/nido, di sessanta mq. in vendita a 270.000 euro. Ma stiamo scherzando ? A Berlino con questa cifra, di case così se ne possono comprare quattro. E poi ci dicono l' Europa... Questo ha provocato la crisi. La gente  comune, quella con un piccolo reddito, obbligata a pagare mutui usurai per trenta/quarant'anni ha dovuto rinunciare ad acquistare altro e anche di qui la recessione. I capitali immagazzinati dalle banche e bruciati sull'altare delle Borse. E poi ancora, come mai non si abbassano i prezzi dei prodotti italiani per rilanciare la domanda interna sui prodotti nazionali ? Certo, chi ha sposato altre logiche, quelle ultraliberiste, queste cose non le capisce, non le può capire, perchè sta su altre lunghezze d'onda che comunque con la nostra battaglia politica non hanno nulla a che vedere. Ed ancora: come mai non si investe nell'agricoltura che tanto oggi potrebbe essere di aiuto ai giovani in cerca di un futuro ? L'Italia, prona al Trattato di Maastricht, ha rinunciato alla propria produzione agricola e lascia marcire la terra. E' un dato di fatto.

Oggi invece sarebbe tempo di tornare alla terra, di rilanciare i prodotti italiani e, se questo significa protezionismo ben venga,  se questo significa autarchia, ben venga. Noi non ci siamo convertiti alla globalizzazione e alle sue logiche schiaviste. Noi non ci siamo convertiti al libero mercato e crediamo che governare sia in primo luogo condurre una saggia e accorta politica dei prezzi. Oggi è tempo di bloccare le delocalizzazioni ( anche detassando le imprese) che hanno fatto fuggire all'estero il lavoro e la produzione italiana.

Il governo Monti invece su queste cose tace e lascia fare a Marchionne che sta distruggendo l'avvenire di migliaia di famiglie di lavoratori. 

  Non è un caso che Monti sia  sostenuto da Berlusconi, Casini e Bersani. Ieri, parlando appunto all'ABI, l'Associazione Bancaria Italiana, Monti ha difeso Berlusconi a spada tratta. Do ut des. Così come gli regge il gioco nelle parti. Questo gli italiani lo hanno capito e difficilmente si faranno abbindolare dal cavaliere di Arcore che vorrebbe tornare a galla. 

Per quanto ci riguarda, per quanto riguarda il MNP e le forze alternative al liberismo, la strada è quella della formazione di un BLOCCO SOCIALE che raccolga tutte le forze di opposizione, nazionali e trasversali. Dopo il crollo del comunismo, di fronte allo sfacelo in atto determinato dalla crisi del liberismo, la buona battaglia è di nuovo alle porte e noi faremo la nostra parte con orgoglio e determinazione senza arretrare di un millimetro perchè, come comunque vadano  le cose, la vittoria morale di fronte alla Storia è nostra e solo nostra. A dispetto di scettici, disfattisti e cavalli di troia.

Nicola Cospito

Ufficio Politico MNP

Roma

mercoledì 13 giugno 2012

Fornero a casa!

Fornero a casa subito insieme a questo governo di pagliacci !

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Le cifre sono chiare, l'INPS parla di 399.000 persone andate in pensione e prive dell'emolumento mensile per le modifiche apportate da Monti alle norme relative ai pensionamenti. Elsa Fornero, insiste sul numero di 65.000. La triste vicenda degli "esodati" la dice lunga sul cosiddetto "Governo dei Tecnici". Prima i provvedimenti sbagliati, poi le menzogne sulle cifre dimostrano tutta la irresponsabilità e la superficialità di un governo illegittimo e imposto al popolo italiano da un Presidente della Repubblica che farebbe bene a ritirarsi in un gerontocomio. Elsa Fornero,dopo le stupidaggini sparate a zero dovrebbe avere il buon gusto di dimettersi. Di danni ne ha già fatti abbastanza. Intanto la Borsa crolla e tutti i sacrifici imposti al popolo italiano appaiono inutili e inefficaci. L'euro, e non perchè lo dice il Movimento Nazional Popolare, è quasi al capolinea e il governo agisce a caso senza alcuna strategia credibile. Dove sono i tagli dei parlamentari, l'abolizione delle province, la riduzione dei costi della politica, il taglio dei favolosi e scandalosi stipendi dei manager ? Ad essere tagliati sono stati solo gli stipendi dei già poveri operai, degli statali, il potere d'acquisto delle famiglie, i posti di lavoro, gli aiuti ai disabili. Intanto cresce la disoccupazione e quella giovanile in particolare. La generazione che esce adesso dalle scuole e dalle università è una generazione a prospettive zero. Il sistema è marcio, la democrazia liberale è marcia, le istituzioni sono marce. Ad aver portato l'Italia sull'orlo del baratro sono stati in tanti. Destra, Sinistra, Centro. Il processo è iniziato alcuni decenni fa e adesso va a concludersi. Il default è alle porte. Almeno però travolgerà una classe di parassiti, ladri e inetti che deve sparire al più presto.

Nicola Cospito

Ufficio Politico MNP

ROMA

domenica 3 giugno 2012

Fuori dall’Europa di carta straccia

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di Nicola Cospito

Tra due settimane si svolgeranno nuovamente in Grecia le elezioni politiche che potrebbero sancire l'uscita della Grecia dalla moneta unica. Come abbiamo scritto in precedenza, a dieci anni dalla sua introduzione, l'euro si è rivelato per la maggior parte dei paesi europei un'esperienza non solo fallimentare, ma catastrofica. Non solo infatti ha decuplicato il debito pubblico, ma ha impoverito le fasce più deboli delle popolazioni, aggiungendo a misure fiscali usuraie varate dai governi liberisti, una perdita vertiginosa di posti di lavoro con un aumento della disoccupazione che ha toccato in Italia il 10,2 % ( oltre 35 % quella giovanile) e nella cosiddetta eurozona l'11 %.

In Italia, la moneta unica varata da omuncoli come Amato,Prodi, Monti e gestita da politici pagliacci come Berlusconi, è al capolinea con uno spread che sta portando al fallimento di decine di migliaia di imprese. Le cause sono note a tutti. Una moneta unica, senza titoli di Stato unici, i famosi eurobond, senza un governo politico super partes non poteva che essere destinata al fallimento. La Germania, come è stato detto la BCE è figlia della Bundesbank, continua a voler imporre ai paesi europei le sue condizioni ed è tra i maggiori responsabili del presente fallimento monetario. Le banche hanno fatto la loro parte con la loro ingordigia, le loro operazioni sbagliate, i loro manager falliti che continuano a percepire stipendi d'oro che si aumentano pure come se nulla fosse. Non ci vuole molta memoria per ricordare l'esplosione della bolla immobiliare, i mutui subprime, lo strozzamento usuraio di centinaia di famiglie, il fallimento di tante banche americane che ha avuto pesanti conseguenze anche in Europa. In questo contesto, il governo Monti ha avuto e ha il ruolo di cercare di salvare non tanto l'euro quanto le banche, facendo pagare la crisi ai soliti poveracci: pensionati, invalidi, dipendenti pubblici eccc. ecc.

Di fronte a questo contesto se la Grecia uscirà dall'euro, come è stato osservato dagli analisti più sinceri ed obiettivi, dopo un periodo di inevitabile confusione, grazie al ritorno alla dracma, nel giro di un paio di anni riuscirà a risollevarsi. Del resto la storia ci insegna che con i provvedimenti giusti ed una politica accorta fondata su principi autarchici, dalla crisi si può uscire, anche dalla peggiore. La preoccupazione per gli usurai di Bruxelles è oggi quella di evitare che la Grecia si risollevi da sola con le proprie forze e soprattutto che dia l'esempio ad altri paesi quali l'Italia, la Spagna, il Portogallo, ecc. ecc. Come si sa, i cravattari tengono la corda al collo della loro vittima ma non la vogliono finire per non perdere il cliente...

In questo mese gli italiani cominceranno a pagare le tasse vere, innanzi tutto quella relativa all'IMU. Sarà un salasso che non mancherà di fare riflettere anche perchè saranno denari non destinati allo sviluppo e alla crescita, ad affrontare la disoccupazione, quella giovanile in particolare, parole che Monti, Fornero, Passera ecc. non sanno proprio cosa significhino, ma a ripianare i debiti con le banche ( ricordate i miliardi di euro pagati alla chetichella da Monti alla Morgan Stanely nel gennaio scorso) o a continuare a tenere in piedi baracconi assurdi quali il parlamento di mille parassiti e migliaia di impiegati superpagati, commessi, segretari, segretarie, uffici vari, i consigli regionali con le loro infinite clientele, gli affollati consigli provinciali ecc.ecc.

E intanto il paese affonda piano piano ma inesorabilmente. Basti considerare la fuga dei cervelli o le migliaia di giovani che ormai si stanno organizzando per fare fortuna all'estero, per andarsene da questo paese che continua a tollerare una politica fondata sull'improvvisazione, sull'ignoranza, sul bluff e sulla menzogna.

In questo contesto, non denunciare il malaffare e la cattiva politica del governo e dei suoi sodali, adagiarsi sulla logica del "salviamo il salvabile", continuare a guardare indietro per non guardare il presente, non solo denota una mancanza di senso di responsabilità e di solidarietà con chi soffre la crisi in prima linea, ma equivale ad un vero e proprio tradimento nei confronti dell'Italia e degli italiani onesti e laboriosi, e principalmente dei giovani per i quali la realtà è quella dello zero prospettive.

Noi del MNP siamo ormai convinti che solo l'uscita da questa Europa di carta straccia potrà essere il punto di partenza per la creazione dell'Europa dei popoli all'insegna di quel Nuovo Ordine che abbiamo sempre sognato e al quale non intendiamo rinunciare. Questa e solo questa è la barricata dei camerati e dei nazionalpopolari italiani ed europei.

Nicola Cospito

Ufficio politico MNP

sabato 5 maggio 2012

In alto le insegne nazional popolari della RIVOLTA SOCIALE

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Il Movimento Nazional Popolare, invita a votare ovunque siano presenti, le liste di Forza Nuova.

Coerentemente all'opposizione, Forza Nuova è ormai il punto di riferimento dei militanti dell'area che non hanno rinunciato a battersi contro il sistema dei banchieri, usurai, di Equitalia Gerit, dei pescecani liberisti del governo Monti.

A battersi in nome dell'alternativa globale e di un nuovo Stato della giustizia sociale e della solidarietà nazionale.

I ragazzi di Forza Nuova, nelle scuole e nelle piazze, insieme al Movimento Nazional Popolare, con la loro continua presenza e la loro azione, tengono alte le insegne nazional popolari della rivolta sociale.

Come ricordato, dal nostro Presidente Rutilio Sermonti, ogni voto a Forza Nuova vale infinitamente di più di un astensionismo che in questo momento non ha ragion d'essere.

I movimenti nazionali, dall'Ungheria alla Francia, dalla Grecia all'Irlanda avanzano in tutta Europa.

Facciamoci sentire anche noi italiani.Votiamo Forza Nuova, pronti a continuare la battaglia anche nelle piazze.

Nicola Cospito

Ufficio Politico MNP


martedì 24 aprile 2012

La borsa continua a crollare

Ecco la dimostrazione lampante che i provvedimenti di Monti sono inutili e dannosi per l'economia.

I tagli, le tasse, i sacrifici imposti alla povera gente, alle famiglie, ai lavoratori ridotti in schiavitù con la minaccia del licenziamento, non servono a niente. I mercati continuano a crollare perchè è il sistema che è marcio fino alle midolla e non funziona. L'unico rimedio serio è buttare a mare questo governo di fantocci, uscire dalla UE massonica e fallimentarfinanziaria e tornare ad un'economia reale, solidale, autarchica e protezionista. Introducendo una moneta di popolo che sottragga il popolo italiano agli strozzini della finanza internazionale.

Ai guasti dell'economia di mercato bisogna rimediare immediatamente abbassando i prezzi, delle case, delle auto italiane, di tutti i generi alimentari, rilanciando i consumi, investendo nell'agricoltura, nell'allevamento e nella pesca. Tutte cose che solo un governo rivoluzionario di salvezza nazionale può fare.

I MERCATI

Le Borse Ue affondano, Milano -3,8%
Tensione sui Btp: lo spread a 410

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Ondata di vendite dopo
il voto in Francia, incertezza
sul ballottaggio.

venerdì 20 aprile 2012

Una sola parola d'ordine: scendere in piazza!

 

di Nicola Cospito

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In un precedente messaggio ho lamentato come alcuni amici, molto bene informati e usi a formulare interessanti analisi geopolitiche si siano poi ridotti a discutere se sia meglio Grillo o Scilipoti e chi dei due potrebbe alfine meritare il voto (sic !). In verità infatti sono convinto che gente come noi dai due non abbia nulla da imparare nè sul piano del metodo nè su quello dei contenuti. E questo per molteplici ragioni la più importante delle quali è che noi non solo siamo in grado di avanzare critiche più che fondate al sistema liberista e alle sue espressioni politiche di cui Monti è l'attuale massimo rappresentante, ma possediamo anche la ricetta giusta per ricostruire quanto 67 anni di democrazia parlamentare hanno distrutto nel nostro paese. Il nostro programma è noto a tutti ma lo possiamo riassumere in tre punti. A livello politico interno: costruzione di uno Stato Organico fondato sulla giustizia sociale, strutturato per funzioni e basato sul principio della responsabilità; a livello esterno: costruzione di una Europa dei popoli, fondata sulle radici profonde della nostra civiltà millenaria e cementata da una visione spirituale della vita e del mondo; a livello economico: ritorno ad una economia reale e non finanziaria, fondata su uno sviluppo sostenibile, su una ragionata decrescita, con al centro il problema energetico da risolvere attraverso massicci investimenti nelle energie alternative, ritorno ad una sana autarchia e ad un equlibrato e mirato protezionismo in grado di curare i mali determinati dall'economia di mercato.

Queste cose le diciamo e le possiamo dire solo noi. Gli altri non ci arrivano perchè non hanno nè il nostro retroterra storico, nè la nostra consapolezza dottrinaria. E non le dicono in ultimo perchè nei nostri valori non ci credono.

Ecco dunque perchè a livello mediatico Grillo riesce a imporsi e noi no. Il sistema gli dà spazio e visibilità semplicemente perchè si ferma alla protesta qualunquista senza riuscire a formulare una proposta alternativa precisa. Questo lo capirebbe anche uno scolaro di terza media.

L'altra sera a piazza del Pantheon a protestare contro Monti, sotto la pioggia, noi di Forza Nuova e del Movimento Nazional Popolare c'eravamo in gran numero dietro lo striscione LEGA DELLA TERRA con lo slogan: La terra noi la vogliamo lavorare, non vogliamo finirci sotto. Siamo stati ripresi da una ventina tra programmi e televisioni pubbliche e private, tra le quali il TG3, Servizio Pubblico, T9, TSnews, La 7, Tg7 (l'approfondimento del Tg1). Abbiamo rilasciato una quindicina di interviste davanti alle telecamere. Abbiamo parlato chiaro e avanzato proposte concrete: investimento nella terra, stop alle delocalizzazioni con riduzione delle imposte alle piccole imprese, abbassamento dei prezzi, protezione dei prodotti italiani, abrogazione del trattato di Maastricht ecc. ecc. Ovviamente di tutto questo ancora in TV non si è visto niente e non sappiamo se si vedrà. Una cosa è certa, di tutto ciò nè Grillo, nè Scilipoti, nè altri parlano e per questo vanno in onda. In fondo forse sono pericolosi per i partiti ma solo in questo frangente, anche se in realtà oggi i partiti sono impopolari a prescindere. Non sono pericolosi per il sistema del quale invece noi siamo i NEMICI MORTALI. E allora bando alle ciance. Abbandoniamo ogni tanto la tastiera e le disquisizioni teoriche e scendiamo in piazza perchè è lì che si crea il Movimento. Basta con le parole, dunque, passiamo ai fatti, le nostre bandiere sono a disposizione di chi vuole combattere.

Nicola Cospito

Ufficio Politico MNP

martedì 17 aprile 2012

Tutti al Pantheon

COMUNICATO POLITICO

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Mercoledì 18 aprile il Movimento Nazional Popolare e Forza Nuova

parteciperanno in piazza del Pantheon a Roma alla fiaccolata indetta dalla Federlazio contro il governo Monti responsabile del suicidio di tanti piccoli imprenditori

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L'appuntamento è alle ore 20.00 e tutti i camerati sono invitati a intervenire

Ufficio Politico MNP

Roma

giovedì 12 aprile 2012

I politici e i banchieri faranno fare all'Italia la fine del Titanic

  Monti ci mette in mutande

di Nicola Cospito

Pare che in Irlanda ci sia una rivolta contro il debito pubblico. Perchè questa rivolta ? Innanzi tutto perchè il debito ? Ci pare che questa domanda sia essenziale ed infatti è la domanda alla quale tutti i Soloni dell'economia evitano di rispondere.

Il debito di alcuni Stati europei ha raggiunto livelli esponenziali dal momento dell' introduzione dell'euro. E non è un caso. Infatti da quel momento gli Stati europei hanno rinunciato al diritto di "battere moneta" e hanno scelto di affidarsi ad una organizzazione finanziaria denominata BCE, Banca Centrale Europea. Questa banca presta i soldi ai vari Stati in cambio di interessi piuttosto alti e li rivuole indietro alla svelta. Cosa impossibile, come dichiarato da un economista portoghese in una puntata di Presa Diretta di Riccardo Iacona, andata in onda circa un mese fa. In tal modo il debito pubblico lievita e lievita, in una corsa senza fine riducendo in miseria interi popoli. Questo è infatti un aspetto essenziale del sistema finanziario liberista: da un lato rovina interi paesi, privandoli della dignità e della sovranità nazionale, dall'altro arricchisce gli usurai della finanza internazionale, ansiosi di spolpare le vittime designate. Questo è quanto accaduto in Grecia, con buona pace di quegli ottusi che si ostinano a non voler capire. Il governo greco ha imposto ai suoi cittadini sacrifici immensi che sono serviti unicamente a salvare gli investitori tedeschi, ma nessun vantaggio ha portato alla popolazione ridotta alla fame e tormentata dai continui suicidi dei disperati. Questo è quanto potrebbe accadere all'Italia dove un governo di banchieri ha messo mano solo alle tasse e agli aumenti , ma nulla ha fatto e nulla fa per ridurre i privilegi dei parassiti della politica o per rilanciare l'occupazione attraverso adeguati investimenti nel settore pubblico. Questi famosi "tecnici" sembra che Keynes non sappiano nemmeno chi sia. Fatalmente ci porteranno ad una riedizione del 1929. Fatalmente ??? No se il popolo italiano si ribellerà pretendendo l'introduzione di una moneta nazionale parallela che rendi certi i salari e ci restituisca la sovranità nazionale. Non è un'utopia. Ricordate che quando venne introdotto l'euro, per alcuni mesi ci fu una circolazione parallela con le lire ? Dunque è possibile. Si tratta solo di invertire il processo: dalla lira all'euro, adesso dall'euro ad una nuova moneta.

In caso di crollo poi, ci sono altre soluzioni estreme, come quelle adottate in Germania negli anni della Repubblica di Weimar quando l'inflazione raggiunse livelli esponenziali e per comprare un dollaro servivano tre miliardi e ottocento milioni di marchi, prima che venisse introdotta una nuova moneta, il rentner Mark, il marco rendita, nelle varie città tedesche le varie amministrazioni introdussero delle monete locali che salvarono i cittadini. Nel cassetto della mia scrivania ne ho un'intera collezione. Sono a disposizione di chi desideri vederle. Dunque, se quando vengono scoperti gli usurai, si procede al loro arresto e il debito viene annullato, perchè lo stesso non deve valere per le banche ? Che siano nazionali o internazionali poco importa. Quello che deve essere fatto, va fatto. Per questo ci sono buone argomentazioni per dire che il debito non va pagato.

Chi ha investito i propri euro nei titoli di Stato italiani potrebbe averli indietro con il corrispettivo valore di una nuova moneta italiana. Chi ha investito in titoli stranieri si arrangia. Come si sa, la Borsa è tiranna. Chi gioca in Borsa sa quel che rischia e non ha diritto di socializzare le perdite. Come cittadini che vivono di stipendio, siamo stanchi di pagare per tutti. E allora, questa è la nostra proposta: Il ritorno veloce ad una moneta nazionale. Saremmo l'avanguardia di un cambio di rotta. In questi giorni ricorre il centenario dell'affondamento del Titanic. Se chi guida la nave non riesce a guardare oltre il proprio naso e ha deciso di andare a sbattere contro l'Iceberg, noi abbiamo il dovere di impegnarci per far cambiare la rotta. Ne va del nostro destino, di quello dei nostri figli, della nostra Italia.

Nicola Cospito

Ufficio Politico MNP

SIMBOLO MNP1

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mercoledì 11 aprile 2012

Vogliamo rialzare la testa!

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Controllate i listini europei di oggi. Tutti in calo e vertiginoso. La Borsa di Milano segna il record negativo con il MIbtel a -5%. Lo spread, tanto caro si signori delle banche, è di nuovo a quota 400. Speculazioni o meno, è l'ora di reagire e agire.

Gli italiani non potranno sopportare altre manovre compressive degli stipendi e altre tasse. E non sarebbe nemmeno saggio. Addirittura Emma Marcegaglia, segretario uscente della Confindustria, avverte il disagio dovuto alla riduzione dei consumi e chiede al governo di ridurre la pressione fiscale. A nostro avviso va chiesto di più e cioè quello che è necessario: E' necessario a nostro avviso non aspettare l'ultimo momento. All'euro va affiancata una moneta nazionale che ci restituisca la sovranità monetaria. Basta vivere di prestiti e di debiti. E' ora di introdurre un sano e mirato protezionismo. In Francia già c'è, in Germania lo fanno sugli scaffali e nella vendita al dettaglio. Confrontate i prezzi delle case tedesche con quelle italiane, confrontate i prezzi della Volkswagen con quelli della FIAT. Entrate in un supermercato tedesco e vedrete come il boicottaggio dei prodotti italiani viaggi sui prezzi troppo alti delle nostre esportazioni che restano invendute. Osservate le macchine parcheggiate nelle città francesi: Citroen, Renault, Peugeot, nessuna straniera.

E' ora di dire basta.

Come italiani vogliamo rialzare la testa.

Per questo è necessario un governo che tuteli gli interessi nazionali

Non un governo di marionette liberalmassoniche che hanno solo il compito di svendere agli usurai dell'alta finanza internazionale quel poco che resta ancora in piedi nella penisola.

Non vogliamo fare la fine della Grecia.

Cacciamo Monti e i suoi amici dei partiti che lo sostengono in parlamento

Nicola Cospito

Ufficio politico MNP

Roma

SIMBOLO MNP1

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sabato 7 aprile 2012

martedì 3 aprile 2012

L'Italia, un paese senza propettive

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di Nicola Cospito

A proposito di Monti e della sua banda di ministri scelti tra le sue amicizie più strette, ci vuole davvero un bel coraggio a parlare di "governo tecnico". A quasi centocinquanta giorni dal suo insediamento, di soluzioni tecniche alla crisi economica generata in Italia, in Europa, nel mondo, dall'ingordigia delle banche di cui Monti è una perfetta espressione, non se n'è vista veramente nessuna. Per varare la raffica di aumenti su carburanti, elettricità e gas, aumenti destinati a pesare non solo sulle famiglie condannate a pagare gli errori di altri, ma sull'intera economia, grazie alla diminuzione vertiginosa del potere d'acquisto di salari e stipendi, una squadra di ragionieri avrebbe potuto fare lo stesso e di meglio. E sorvoliamo sulle tasse annunciate come l'IMU, una gabella posta sulla prima casa, sulle aliquote della quale i famosi tecnici nell'orgia della predazione indebita non riescono a mettersi ancora d'accordo.

Sulle pagine di tutti i quotidiani è rimbalzata in questi giorni la questione dei cosiddetti "esodati", lavoratori che andati in pensione sulla base di certe regole, adesso, in virtù dei repentini cambiamenti apportati dal "governo dei tecnici" sull'età indispensabile per ottenere il vitalizio di fine lavoro, si trovano nella "terra di nessuno" senza stipendio e senza alcuna soluzione in vista, realtà drammatica cui si è aggiunto il litigio tra il ministro e il viceministro dell'economia. Bravi i nostri tecnici, un buon lavoro...

Nel frattempo il mondo della scuola si interroga sulla politica del ministro Profumo, un autentico turista a Viale Trastevere. In questi 150 giorni il nostro "tecnico" non è riuscito a varare un solo provvedimento. E certo non si può dire che nella scuola e per la scuola non ci sia da fare...Profumo, che ancora deve prendere visione e cognizione dei complessi problemi dell'istruzione, ha pensato bene di supplire al vuoto pneumatico che caratterizza il suo mandato con una "boutade" sui compiti a casa, dai quali gli studenti dovrebbero essere dispensati. Un bel suggerimento da uno che i compiti evidentemente non li fa nè a casa nè al Ministero....Bene dunque hanno fatto i ragazzi di Forza Nuova a contestarlo e a rinfacciargli la sua inerzia.

Monti nel frattempo il turista lo ha fatto in Giappone e in Cina per cercare magari di vendere qualche pezzo d'Italia, qualche industria che qui non riesce ad andare avanti... Il nostro superMario infatti, preoccupato di mettere a posto lo spread per favorire chi continua a voler guadagnare denaro col denaro, senza produrre nulla di concreto e reale, in ossequio ai suoi colleghi usurai della BCE e del FMI, se ne frega degli imprenditori strozzati dai debiti e da Equitalia che si suicidano ormai a ritmo continuo, come pure del numero dei disoccupati che cresce a vista d'occhio, dei precari sfruttati, dei giovani senza avvenire che in numero sempre maggiore si preparano ad "esodare" verso paesi meglio amministrati. Dei provvedimenti veramente attesi dagli italiani manco l'ombra. Vi risulta che Monti abbia redistribuito le aliquote IRPEF per varare una tassazione più equa ? In Italia chi guadagna 1800 euro al mese viene tassato più o meno come uno che ne guadagna 20.000. Vi risulta che Monti, per rilanciare il mercato della casa, ormai fermo, stia studiando un provvedimento teso ad equiparare il prezzo delle abitazioni, lievitato a livelli esponenziali a causa delle speculazioni bancarie ed edilizie, alla media europea ? Manco per sogno, ci mancherebbe altro ! Il mercato non si tocca !! Vi risulta che Monti abbia in mente un piano per rilanciare il mercato dell'auto italiana sbaragliando la concorrenza straniera attraverso una riduzione dei prezzi ? Manco a pensarci. O che abbia deciso di bloccare una volta per tutte le delocalizzazioni, introducendo una riduzione dell'imposizione fiscale per le imprese ?? Ma che siamo matti ?? Che abbia un piano di investimenti nel settore pubblico ? Roba da Keynes...O che abbia istituito una commissione di controllo sulle procedure bancarie ? Manco per sogno, questa è roba da fascisti...

Intanto i partiti ,da bravi furbacchioni, mettono a punto una nuova legge elettorale confezionata a loro uso e consumo per rimanere a galla nonostante l'avversione sempre più manifesta dei cittadini stanchi di essere presi per i fondelli. Cassato il referendum contro il "porcellum", i vecchi partiti pensano bene di varare una legge elettorale che li tuteli con una soglia di sbarramento ancora più pesante e che continui a privare i cittadini della possibilità di esprimere la preferenza. Di riduzione del numero dei parlamentari, dei loro stipendi e vitalizi, solo annunci e aria fritta. Tutto resta come prima. Monti e Napolitano ovviamente approvano.

E nel frattempo il paese va a rotoli. Quello che non sfugge agli osservatori più attenti è che questo governo vive alla giornata, che non ha una direzione, che non ha un piano di sviluppo, che continua a salvaguardare gli antichi privilegi. Un governo che non si rende conto che questo modello di sviluppo è fallito, che l'economia finanziaria è allo sbando, che una crisi energetica globale e definitiva è alle porte, che il liberismo ha i giorni contati ed è destinato ad uscire dalla storia come è successo per il comunismo.

Tanto peggio, tanto meglio ? Perchè c'è forse un'altra prospettiva ?

Nicola Cospito

Ufficio Politico MNP

Roma

SIMBOLO MNP1

cell. 3393547515

domenica 18 marzo 2012

Tesseramento M.N.P.

MOVIMENTO NAZIONAL POPOLARE

DIREZIONE NAZIONALE

ROMA

SIMBOLO MNP1

In prima linea per costruire il blocco nazionalpopolare

In prima linea contro i poteri forti e l'alta finanza internazionale

In prima linea per l'Europa dei popoli contro l'Europa dei massoni e dei banchieri

Il Movimento Nazional Popolare, erede del Collegio Unità per la Costituente,

è al servizio dell'Italia e degli italiani

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Il nostro onore si chiama fedeltà

Il Movimento Nazional Popolare

Scheda di adesione

sabato 17 marzo 2012

Presa d’atto

COMUNICATO

MOVIMENTO NAZIONAL POPOLARE

DIREZIONE NAZIONALE

ROMA

SIMBOLO MNP1

In merito alla decisione, comunicata in rete, di Adriano Rebecchi e di Alessandro Mezzano, di non voler rinnovare la tessera del MNP, pur dispiacendocene, non possiamo fare altro che prenderne atto. Del resto, è chiaro da tempo ormai che Mezzano e Rebecchi non condividono la linea politica del MNP.

Il MNP dal suo canto, erede del Collegio Unità per la Costituente, continua a perseguire il progetto unitario e resta su posizioni di netta e intransigente opposizione al governo Monti, così come era stato per il governo Berlusconi.

Il MNP resta al suo posto a sostegno della sovranità nazionale contro chi invece continua a svendere l'Italia agli stranieri e in difesa della giustizia sociale, oltre ogni logica liberista e neo-schiavista.

Nicola Cospito

Ufficio Politico MNP

Roma

mercoledì 14 marzo 2012

Divamperà la rivolta popolare?

no-al-governo-dei-banchieri

I giornali di stamani annunciano l'arrivo degli aumenti e delle scadenze per pagare le nuove tasse introdotte dal governo Monti, il governo nominato da Napolitano su indicazione degli eurosquali di Bruxelles e dei padroni d'Oltreoceano. L'IVA, già aumentata al 21, passerà al 23 %. Entro il 16 giugno bisognerà versare l'acconto IMU a partire dalla prima casa, i lavoratori a reddito fisso già da questo mese vedranno la loro busta paga diminuire in virtù dell'aumento dell'IRPEF regionale e di un acconto del 30 % sull'addizionale comunale. Intanto i comuni preparano la TARSU, cioè la tassa sui rifiuti che lieviterà a piacimento delle amministrazioni locali, con una media del 7,5 %. Sommando le manovre del piduista Berlusconi a quelle della marionetta delle banche Monti, le associazioni dei consumatori calcolano che ogni famiglia media italiana dovrà assoggettarsi ad un esborso di 3.160 euro all'anno che arriverà a circa 4.000 con il previsto aumento dell'IVA previsto per ottobre. A questo salasso vanno aggiunti da un lato i rincari dei carburanti, del gas, della elettricità, i ticket sulla sanità, gli aumenti dei prezzi dei generi alimentari, dall'altro i costi dovuti al mancato rinnovo dei contratti nel pubblico impiego, il mancato aggiornamento delle pensioni, ecc.

Quello che più fa specie e indigna in questo saccheggio delle poche risorse con le quali tante famiglie tirano avanti a malapena, non riuscendo spesso a raggiungere la fine del mese è che non solo si fanno ricadere sulla popolazione i costi degli errori commessi con la introduzione dell'euro, i costi delle scelte politiche sbagliate, i costi dei favori fatti alla Confindustria, dominata ormai da figli di papà totalmente inadeguati a portare avanti industrie e aziende ereditate come beni di famiglia, ma anche il sapere che questo fiume di denaro, non servirà a creare lavoro, a combattere la disoccupazione giovanile e il precariato, non verrà usato per migliorare i servizi pubblici, a curare il decoro urbano, a rendere più efficienti la sanità, la scuola, la giustizia. Questo denaro estorto con l'imposizione fiscale più alta d'Europa da un lato andrà a pagare gli interessi usurai contratti dai governi liberaldemocratici con il FMI e la BCE e con tante altre banche private, vedi la Morgan Stanley cui alla chetichella Monti ha versato oltre 2.700.000 milioni di euro il 3 gennaio scorso, dall'altro serviranno a continuare ad assicurare gli stipendi d'oro e i privilegi ai parassiti di Montecitorio e di Palazzo Madama, a foraggiare il Quirinale e il ben tristo figuro che lo abita, a pagare emolumenti stellari ai boiardi di Stato e manager incapaci e falliti, a versare nelle casse dei partiti somme indescrivibili, ad ingrassare politicanti ladri e corrotti, sempre al centro di continui scandali come quello che sta svelando agli italiani il volto della Lega Nord, una banda di malversatori che preferisce depredare i cittadini servendosi delle istituzioni che amministra al pari della mafia. Tutti gli italiani si chiedono in questo momento quando finirà questa cuccagna, quando si riuscirà a rovesciare questo sistema di ladri e di delinquenti in doppio petto. E intanto una speranza attraversa la penisola, e cioè che divampi la rivolta popolare e che i forconi prendano il sopravvento. Noi condividiamo questo sogno e chiamiamo a raccolta tutti gli italiani perchè ci aiutino a trasformare questo sogno in una realtà che se sarà splendida per gli onesti, dovrà essere un incubo per chi ha portato il nostro paese allo sbaraglio svendendolo all'internazionale dei banchieri, degli usurai e dei massoni.

Nicola Cospito

Ufficio Politico MNP

SIMBOLO MNP1

domenica 26 febbraio 2012

Dalla rivolta di popolo alla sovranità monetaria

Importante Convegno di Forza Nuova a Roma

rivolta popolare

Si è svolto ieri, sabato 25 febbraio, a Roma all'Hotel Cicerone l'annunciato convegno di Forza Nuova sul tema Rivolte popolari e sovranità monetaria. In una sala affollata di pubblico , con la partecipazione di moltissimi giovani, sono intervenuti il segretario romano di FN Gianmaria Cammillacci, Nicola Cospito dell'Ufficio Politico del movimento, lo scrittore Cosimo Massaro, autore del libro La moneta di Satana, l'avvocato Antonio Pimpini, allievo e difensore del Prof. Auriti, Martino Morsello, mente e anima della rivolta dei Forconi in Sicilia, il magistrato, dott. Paolo Ferraro. Ha concluso Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova. Tutti gli intervenuti hanno sottolineato come la rinuncia alla sovranità monetaria abbia determinato la perdita per l'Italia, come per altri paesi europei, della sovranità nazionale. Le classi dirigenti liberaldemocratiche sono ormai alle strette, assediate da un mostro che esse stesse hanno contribuito a creare: l'usura. Il sistema liberista è ormai al capolinea in tutto il mondo, divorato dalla massoneria, dalle banche, dall'ingordigia dei grandi finanzieri dei poteri occulti che manovrano a loro piacimento i burattini al governo nei vari paesi. Le masse lavoratrici manifestano la loro rabbia e danno luogo a sacrosante rivolte popolari contro chi sta spolpando lavoratori, famiglie, giovani e studenti, generando nuove e insopportabili schiavitù. L'alternativa alla tirannia delle banche è la creazione e la diffusione di una moneta che sia proprietà del popolo e che deve fondarsi su una economia reale, fatta di lavoro e produzione, con il ritorno alla terra e all'agricoltura, con investimenti nei settori pubblici e dei servizi, non di carta straccia cui ormai non corrispondono più le riserve aurifere, esaurite e accantonate. Destra e sinistra sono ormai categorie politiche desuete e, nel superamento dei vecchi steccati, è ora che il popolo tutto si unisca contro i finanzieri usurai e le loro trame. Martino Morsello ha annunciato che nei prossimi giorni la rivolta riesploderà in Sicilia e che i forconi si preparano ad occupare Palermo per chiedere le dimissioni del governatore Lombardo. Il Segretario Roberto Fiore, concludendo i lavori del convegno, ha sottolineato come Forza Nuova sia impegnata da sempre al fianco delle masse popolari, come è stato dimostrato anche recentemente dalla partecipazione attiva al movimento dei Forconi. Forza Nuova, pur nel silenzio dei mass media, complici dei poteri forti, costituisce ormai in Italia l'unica vera forza di opposizione e lo sta dimostrando nei fatti. In Europa contro le cricche del FMI e della BCE sta spirando un vento nuovo. Dalla Grecia alla Romania, dalla Polonia alla Spagna, dall'Irlanda all'Islanda, massimamente in Ungheria con la nuova Costituzione, ma anche con il nuovo corso della politica russa, la realtà sta mutando e masse sempre più consistenti stanno dimostrando di aver capito il gioco sporco di chi vuole distruggere la civiltà del Vecchio Continente. Forza Nuova è in prima linea in Italia in questa battaglia ed è destinata a diventare sempre più il punto di riferimento di chi ha a cuore le sorti dell'Italia e dell'Europa.

Nicola Cospito

26 febbraio 2012

domenica 19 febbraio 2012

NO agli F-35

 NoF-35

L'acquisto degli F-35, voluto da Berlusconi e perfezionato da Monti (proprio in questi giorni è cominciato l'assemblaggio dei primi tre esemplari nella base di Cameri), costerà agli italiani 15 miliardi di euro. Denaro che potrebbe essere utilizzato ragionevolmente in altri settori urgenti. Dall'edilizia scolastica che va messa in sicurezza, agli investimenti nella sanità in Italia sempre più fatiscente, nella giustizia dove la mancanza di personale negli uffici giudiziari blocca processi e sentenze, nel mondo del lavoro dove la disoccupazione è in vertiginoso aumento. Come è stato bloccato il progetto delle Olimpiadi del 2020, per il rischio di finire di distruggere il bilancio dello Stato, così ugualmente Monti avrebbe potuto bloccare questo progetto che trova il suo significato solo nell'ambito dei progetti strategici della NATO, in vista di ulteriori guerre che gli americani vogliono scatenare in Medio Oriente. Le provocazioni contro l'IRAN, la sobillazione e la distribuzione di armi ai ribelli siriani, come già avvenuto per quelli libici, la dice lunga.

Per questo il MNP ribadisce la sua posizione:

NO ALL'ACQUISTO DEGLI F35

NO ALLE MANOVRE AMERICANE NEL MEDITERRANEO

USCITA IMMEDIATA DELL'ITALIA DALLA NATO

NO AL GOVERNO MONTI STRUMENTO DELL'IMPERIALISMO USA/ISRAEL

MNP

DIREZIONE NAZIONALE ROMA

SIMBOLO MNP1.

venerdì 17 febbraio 2012

Monti come Berlusconi

 lecolonnedeltempio

L'acquisto degli F35 deliberata dal governo Monti che, come ha ridotto il numero degli esemplari, avrebbe potuto rigettare l'accordo, dimostra proprio la sua continuità con il governo Berlusconi. Gli accordi se si vuole possono essere ridiscussi. Non è un caso che Berlusconi sia tra i principali sostenitori di Monti in tutto e per tutto. Nella difesa delle banche, nell'attacco al mondo del lavoro, nella politica di vessazione dei cittadini italiani. Del resto identica è la stessa politica atlantista pro NATO, ostile alla Siria, e all'Iran. Non è un caso che il ministro degli esteri italiano nel governo Monti sia Terzi di Santagata, ex ambasciatore a Tel Aviv e a Washington, uomo di Israele, organizzatore del viaggio di Fini, allorché questi dichiarò che il fascismo è il male assoluto. Non è un caso che tutto lo schieramento liberale, liberista e atlantista si sia ricompattato intorno a Monti. Non basterebbero mille funambolismi a dimostrare il contrario. Dire che il MNP usa contro Monti gli stessi argomenti della stampa di destra ricorda l'accusa di quanti ci dicevano che attaccando Berlusconi facevamo il gioco della sinistra. Si tratta, allora, come ora, di aria fritta.

La linea del MNP è stata ed è come sempre intransigente, anti liberale e antiliberista, per l'Europa dei popoli contro l'Europa delle banche e dei massoni di Strasburgo e di Bruxelles, contro la NATO e per la cacciata degli americani dall'Europa e dal Mediterraneo, sempre all'opposizione in nome dell'alternativa al sistema e di una diversa e più alta concezione dello Stato, della nazione, del popolo. Non siamo noi ad aver ceduto. Altri si e se ne devono vergognare.

Nicola Cospito

giovedì 2 febbraio 2012

Monti esce allo scoperto

"Il lavoro fisso, che monotonia, che i giovani si abituino a cambiare"

Con queste parole Monti viene allo scoperto e mostra la sua distanza dai giovani e dal mondo del lavoro

Monti dracula

Che la politica del governo Monti sia stata orientata sin dal primo momento a salvare le banche e a salvaguardare gli interessi dell'alta finanza è cosa chiara a tutti. La sua azione si è concretizzata essenzialmente nell'aumentare i costi dei carburanti, dell'energia elettrica, del gas, nell'emanare nuove tasse che stanno falcidiando e falcidieranno sempre di più gli stipendi dei lavoratori a reddito fisso, riducendo di giorno in giorno il loro potere d'acquisto. Nulla è stato fatto per salvaguardare il lavoro italiano, le delocalizzazioni infatti continuano indisturbate, nulla è stato fatto per limitare i danni della globalizzazione, ridiscutendo ad esempio il trattato di Maastricht o imponendo una riduzione delle importazioni nel nostro paese, nulla è stato fatto per incoraggiare gli italiani a preferire e a scegliere i prodotti nazionali, nulla è stato intrapreso per far fronte all'emergenza abitativa intervenendo in modo deciso nella giungla immobiliare, settore che ha contribuito in modo pesante al crollo dell'economia planetaria - come dimenticare la bolla speculativa e il fallimento delle banche americane come la Lehmann Brothers - nulla è stato intrapreso per dotare il nostro paese di infrastrutture ammodernate, capaci di impedire disagi come quello subito nella giornata di ieri dai passeggeri dell'Intercity Bologna Taranto, bloccati per sette ore da alcuni centimetri di neve nei vagoni senza riscaldamento ed esposti al gelo di questi giorni. Nulla è stato fatto per ridurre i costi della politica, i privilegi insopportabili di una classe parlamentare fatta di parassiti e manigoldi, ladri del denaro pubblico.

Ieri poi, il Presidente del consiglio, sostenuto con la sua compagine governativa da Pd, PdL e FLI, quasi tutto il parlamento dunque, per non lasciare dubbi sulla sua formazione iperliberista, è venuto allo scoperto con le affermazioni riportate oggi da tutta la stampa quotidiana circa la cultura del "posto fisso". Monti ha dichiarato testualmente "il lavoro fisso, che monotonia, che i giovani si abituino a cambiare". Parole queste che, a parte il loro substrato ideologico, in un momento in cui la disoccupazione giovanile ha raggiunto la percentuale catastrofica del 31 %, mentre la precarietà di tanti lavoratori costituisce il dramma di tante famiglie, mostrano come al bravo cameriere del Bilderberg, all'uomo di Goldman Sachs, del destino del nostro paese glie ne importi un fico secco. Così pure la dice lunga il tentativo di abolire l'articolo 18 e gettare i lavoratori in pasto alle cosiddette ristrutturazioni aziendali. Se a questo poi si aggiunge il progetto del governo Monti di abolire il valore legale dei titoli di studio, creando laureati di serie A, cioè i ricchi che si possono permettere università come la Bocconi, e laureati di serie B, cioè i poveri che invece devono accontentarsi delle università pubbliche, magari anche non troppo distanti da casa perchè trasferirsi costa, la politica di Monti per i giovani è chiara e, se pure sostenuta dai partiti fedifraghi e corrotti, è sempre più distante, distante anni luce, dagli interessi dell'Italia e degli italiani.

Nicola Cospito

Ufficio Politico MNP

Roma

SIMBOLO MNP1

venerdì 13 gennaio 2012

Marines urinano su cadaveri afghani

marines senza onore

Questi sono gli Stati Uniti d’America! MAI NESSUNO LO DIMENTICHI MAI !!

Non si tratta di episodi isolati: è l’espressione cattiva e violenta di tutto un popolo allevato nel mito del successo ad ogni costo, in spregio ad ogni senso della morale e dell’onore e della sua classe dirigente politico – economica usa all’utilizzo di mezzi subdoli e gangsteristici.

Lo era al tempo delle stragi, delle rapine e delle umiliazioni a cui furono sottoposti gli amerindi, i cosiddetti pellirossa, fino ai massacri da loro perpetrati nella Seconda Guerra mondiale, nel Vietnam e recentemente in Medio Oriente. Mai hanno mostrato rispetto per l’avversario.

Nella seconda guerra mondiale, mentre mezza Europa era sotto il diluvio delle loro bombe assassine, un atto bellico terroristico inaugurato da Churchill e proseguito dagli yankee (Hitler si oppose fin che gli fu possibile alle richieste di ritorsione per i bombardamenti che gli inglesi avevano inaugurato sugli obiettivi civili), il popolo americano abbrutito dal sistema selvaggio ipercompetitivo del liberismo, rimbecillito dai mass media, predicatori, politicanti avvoltoi e soprattutto idiozie di Hollywood, sciorinava come se nulla fosse nei cinema e negli stadi o passeggiava tranquille nelle strade a fare shopping. Qui si moriva, là ci si divertiva spensierati.

Dovunque sono arrivati, gli yankee hanno imposto quella truffa che si chiama Democrazia, il regno dei furbi e del dollaro, hanno rapinato, saccheggiato distrutto culture e coscienze. In ogni paese hanno portato vizio, droga, corruzione e prostituzione. In cambio hanno dato frivolezze e Coca cola. Negli anni ’50 un poeta coreano, riferì sgomento, che dopo appena sei mesi di occupazione americana il suo popolo era irriconoscibile, la sua cultura millenaria dissolta.

QUESTI SONO GLI STATI UNITI D’AMERICA, QUESTI SONO GLI AMERICANI, IL MASSIMO DEL SADISMO, DELLA PERVERSIONE DELLA CATTIVERIA.

<<Ogni nostra azione è un grido di guerra contro l'imperialismo, è un appello vibrante all'unità dei popoli contro il grande nemico dei popoli: gli Stati Uniti d'America. In qualunque luogo ci sorprenda la morte, che sia la benvenuta, purché il nostro grido di guerra giunga a un orecchio ricettivo, e purché un'altra mano si tenda per impugnare le nostre armi e altri uomini si apprestino a intonare canti di morte con il crepitio delle mitragliatrici e nuove grida di guerra e di vittoria>>. ( Ernesto "Che" Guevara: "Creare due, tre, molti Vietnam" ).

Beffati i cittadini italiani

La Consulta beffa i cittadini italiani

La Consulta, ovvero il Consiglio della Corte Costituzionale, ha bocciato questa mattina i due referendum proposti per abolire il "Porcellum", ovvero la legge elettorale del leghista Calderoli, varata nel 2005, che, tramite le liste bloccate, priva i cittadini del diritto di scegliere liberamente i propri rappresentanti tramite le preferenze e rende i segretari dei partiti dei veri e propri pascià in grado di nominare chi deve andare a sedersi sugli scranni di Montecitorio. Grazie a questa legge infatti Berlusconi ha potuto portare in parlamento diverse donnine del suo harem.

In questo modo, per compiacere ancora una volta il sistema oligarchico-partitocratico che vede alla sua testa niente di meno che Napolitano, ormai uso ad incursioni dirette quotidiane nella vita politica, viene dato uno schiaffo in faccia non solo al 1.200.000 firmatari del referendum, ma a tutti i cittadini ansiosi di liberarsi di un sistema elettorale che accentua e favorisce ancora di più e in modo esponenziale la corruzione e il malaffare già insiti nel DNA della democrazia parlamentare e che hanno portato l'Italia allo sfacelo.

Nicola Cospito

Ufficio Politico MNP

Roma

SIMBOLO MNP1

martedì 3 gennaio 2012

La crisi dell'euro: un'occasione di riscossa nazionalpopolare

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A distanza da dieci anni dalla introduzione dell'euro, dobbiamo registrare la negatività dell'esperienza della moneta unica per il nostro paese. Una negatività dovuta a molteplici cause che non è difficile individuare ma che possiamo sintetizzare nell'impoverimento generale della popolazione italiana. Mentre da molti osservatori è stato notato come all'euro sia mancata una adeguata guida politica capace di difendere la moneta dagli attacchi speculativi provenienti soprattutto da Oltreoceano, è un dato di fatto che l'euro non è diventato la moneta di riferimento economico che pure si auspicava. Basti constatare che in questi anni, gli europei hanno continuato a comprare il petrolio in dollari per capire che qualcosa non ha funzionato. A questo si aggiunge, la mancanza dell'adeguato controllo sui prezzi, responsabilità della qualcosa va addebitata anche e soprattutto nel nostro paese, alla superficialità e alla incapacità cronica dei governi, quello Berlusconi in testa perchè è stato in piedi più a lungo, che si sono nel frattempo succeduti. Dal 2002 la inflazione reale che si è abbattuta sulle famiglie italiane è stata molto superiore a quanto dichiarato ufficialmente, si calcola del 30/35 %, cui non è corrisposto un adeguamento degli stipendi, anzi...Lo scambio un euro/mille lire è stato lo scambio reale che ha vanificato il valore della moneta unica, quantificato in 1936,27 e così fissato dai soloni di Bruxelles. I prezzi al dettaglio sono lievitati a dismisura senza che nulla fosse fatto per impedirlo. Basti considerare i prezzi degli alimenti, un litro di latte ad esempio, se nel 2001 costava poco più di 1.200 lire, oggi costa in euro 1,49/1,54, vale a dire circa 3.000 lire. E che dire della speculazione edilizia che in modo ottuso con i suoi prezzi stellari ha bloccato le vendite o delle assicurazioni che hanno raddoppiato le tariffe ? Lo strangolamento delle famiglie italiane ha bloccato i risparmi e anche questo oggi influisce sul mancato acquisto dei titoli di Stato. Molti italiani sono ormai alla sopravvivenza e migliaia e migliaia di aziende hanno dovuto chiudere e chiuderanno, come annunciato, nelle prossime settimane. Il 2012 si apre infatti per molti lavoratori con l'incubo del licenziamento. Qui cade la dimostrazione del fallimento insieme alla moneta unica, del liberismo economico che ha lasciato campo libero alla globalizzazione e al dio Mercato, rendendolo una giungla. Se fossimo stati noi al governo, intendo noi nazionalpopolari, le cose sarebbero andate diversamente, in primis perchè avremmo messo in atto tutti i provvedimenti utili a mantenere l'economia sotto il controllo della politica, in secondo luogo perchè avremmo impedito in ogni modo le speculazioni finanziarie con una politica bancaria accorta e avveduta. Senza contare che avremmo limitato le importazioni per tutelare il lavoro italiano e di conseguenza avremmo impedito le delocalizzazioni riducendo la pressione fiscale sulle aziende. Avremmo investito in modo massiccio nell'agricoltura e nelle biotecnologie favorendo anche la nascita di cooperative giovanili come pure nel settore delle energie rinnovabili per raggiungere una reale indipendenza energetica. Questi provvedimenti, uniti ad un taglio netto degli elefantiaci costi dei partiti, dei parlamentari, delle loro clientele nazionali e locali, avrebbero consentito un futuro diverso ai cittadini italiani all'insegna di una equità fiscale e di una redistribuzione della ricchezza. Questo è quanto gli italiani devono sapere per imparare a conoscerci per quello che siamo davvero: autentici e disinteressati patrioti, animati da una inestinguibile sete di giustizia sociale. Ed è così che ci presenteremo e che saremo in campo in questo 2012 che ci deve vedere e ci vedrà protagonisti.

Nicola Cospito

Ufficio Politico MNP

SIMBOLO MNP1