martedì 24 aprile 2012

La borsa continua a crollare

Ecco la dimostrazione lampante che i provvedimenti di Monti sono inutili e dannosi per l'economia.

I tagli, le tasse, i sacrifici imposti alla povera gente, alle famiglie, ai lavoratori ridotti in schiavitù con la minaccia del licenziamento, non servono a niente. I mercati continuano a crollare perchè è il sistema che è marcio fino alle midolla e non funziona. L'unico rimedio serio è buttare a mare questo governo di fantocci, uscire dalla UE massonica e fallimentarfinanziaria e tornare ad un'economia reale, solidale, autarchica e protezionista. Introducendo una moneta di popolo che sottragga il popolo italiano agli strozzini della finanza internazionale.

Ai guasti dell'economia di mercato bisogna rimediare immediatamente abbassando i prezzi, delle case, delle auto italiane, di tutti i generi alimentari, rilanciando i consumi, investendo nell'agricoltura, nell'allevamento e nella pesca. Tutte cose che solo un governo rivoluzionario di salvezza nazionale può fare.

I MERCATI

Le Borse Ue affondano, Milano -3,8%
Tensione sui Btp: lo spread a 410

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Ondata di vendite dopo
il voto in Francia, incertezza
sul ballottaggio.

venerdì 20 aprile 2012

Una sola parola d'ordine: scendere in piazza!

 

di Nicola Cospito

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In un precedente messaggio ho lamentato come alcuni amici, molto bene informati e usi a formulare interessanti analisi geopolitiche si siano poi ridotti a discutere se sia meglio Grillo o Scilipoti e chi dei due potrebbe alfine meritare il voto (sic !). In verità infatti sono convinto che gente come noi dai due non abbia nulla da imparare nè sul piano del metodo nè su quello dei contenuti. E questo per molteplici ragioni la più importante delle quali è che noi non solo siamo in grado di avanzare critiche più che fondate al sistema liberista e alle sue espressioni politiche di cui Monti è l'attuale massimo rappresentante, ma possediamo anche la ricetta giusta per ricostruire quanto 67 anni di democrazia parlamentare hanno distrutto nel nostro paese. Il nostro programma è noto a tutti ma lo possiamo riassumere in tre punti. A livello politico interno: costruzione di uno Stato Organico fondato sulla giustizia sociale, strutturato per funzioni e basato sul principio della responsabilità; a livello esterno: costruzione di una Europa dei popoli, fondata sulle radici profonde della nostra civiltà millenaria e cementata da una visione spirituale della vita e del mondo; a livello economico: ritorno ad una economia reale e non finanziaria, fondata su uno sviluppo sostenibile, su una ragionata decrescita, con al centro il problema energetico da risolvere attraverso massicci investimenti nelle energie alternative, ritorno ad una sana autarchia e ad un equlibrato e mirato protezionismo in grado di curare i mali determinati dall'economia di mercato.

Queste cose le diciamo e le possiamo dire solo noi. Gli altri non ci arrivano perchè non hanno nè il nostro retroterra storico, nè la nostra consapolezza dottrinaria. E non le dicono in ultimo perchè nei nostri valori non ci credono.

Ecco dunque perchè a livello mediatico Grillo riesce a imporsi e noi no. Il sistema gli dà spazio e visibilità semplicemente perchè si ferma alla protesta qualunquista senza riuscire a formulare una proposta alternativa precisa. Questo lo capirebbe anche uno scolaro di terza media.

L'altra sera a piazza del Pantheon a protestare contro Monti, sotto la pioggia, noi di Forza Nuova e del Movimento Nazional Popolare c'eravamo in gran numero dietro lo striscione LEGA DELLA TERRA con lo slogan: La terra noi la vogliamo lavorare, non vogliamo finirci sotto. Siamo stati ripresi da una ventina tra programmi e televisioni pubbliche e private, tra le quali il TG3, Servizio Pubblico, T9, TSnews, La 7, Tg7 (l'approfondimento del Tg1). Abbiamo rilasciato una quindicina di interviste davanti alle telecamere. Abbiamo parlato chiaro e avanzato proposte concrete: investimento nella terra, stop alle delocalizzazioni con riduzione delle imposte alle piccole imprese, abbassamento dei prezzi, protezione dei prodotti italiani, abrogazione del trattato di Maastricht ecc. ecc. Ovviamente di tutto questo ancora in TV non si è visto niente e non sappiamo se si vedrà. Una cosa è certa, di tutto ciò nè Grillo, nè Scilipoti, nè altri parlano e per questo vanno in onda. In fondo forse sono pericolosi per i partiti ma solo in questo frangente, anche se in realtà oggi i partiti sono impopolari a prescindere. Non sono pericolosi per il sistema del quale invece noi siamo i NEMICI MORTALI. E allora bando alle ciance. Abbandoniamo ogni tanto la tastiera e le disquisizioni teoriche e scendiamo in piazza perchè è lì che si crea il Movimento. Basta con le parole, dunque, passiamo ai fatti, le nostre bandiere sono a disposizione di chi vuole combattere.

Nicola Cospito

Ufficio Politico MNP

martedì 17 aprile 2012

Tutti al Pantheon

COMUNICATO POLITICO

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Mercoledì 18 aprile il Movimento Nazional Popolare e Forza Nuova

parteciperanno in piazza del Pantheon a Roma alla fiaccolata indetta dalla Federlazio contro il governo Monti responsabile del suicidio di tanti piccoli imprenditori

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L'appuntamento è alle ore 20.00 e tutti i camerati sono invitati a intervenire

Ufficio Politico MNP

Roma

giovedì 12 aprile 2012

I politici e i banchieri faranno fare all'Italia la fine del Titanic

  Monti ci mette in mutande

di Nicola Cospito

Pare che in Irlanda ci sia una rivolta contro il debito pubblico. Perchè questa rivolta ? Innanzi tutto perchè il debito ? Ci pare che questa domanda sia essenziale ed infatti è la domanda alla quale tutti i Soloni dell'economia evitano di rispondere.

Il debito di alcuni Stati europei ha raggiunto livelli esponenziali dal momento dell' introduzione dell'euro. E non è un caso. Infatti da quel momento gli Stati europei hanno rinunciato al diritto di "battere moneta" e hanno scelto di affidarsi ad una organizzazione finanziaria denominata BCE, Banca Centrale Europea. Questa banca presta i soldi ai vari Stati in cambio di interessi piuttosto alti e li rivuole indietro alla svelta. Cosa impossibile, come dichiarato da un economista portoghese in una puntata di Presa Diretta di Riccardo Iacona, andata in onda circa un mese fa. In tal modo il debito pubblico lievita e lievita, in una corsa senza fine riducendo in miseria interi popoli. Questo è infatti un aspetto essenziale del sistema finanziario liberista: da un lato rovina interi paesi, privandoli della dignità e della sovranità nazionale, dall'altro arricchisce gli usurai della finanza internazionale, ansiosi di spolpare le vittime designate. Questo è quanto accaduto in Grecia, con buona pace di quegli ottusi che si ostinano a non voler capire. Il governo greco ha imposto ai suoi cittadini sacrifici immensi che sono serviti unicamente a salvare gli investitori tedeschi, ma nessun vantaggio ha portato alla popolazione ridotta alla fame e tormentata dai continui suicidi dei disperati. Questo è quanto potrebbe accadere all'Italia dove un governo di banchieri ha messo mano solo alle tasse e agli aumenti , ma nulla ha fatto e nulla fa per ridurre i privilegi dei parassiti della politica o per rilanciare l'occupazione attraverso adeguati investimenti nel settore pubblico. Questi famosi "tecnici" sembra che Keynes non sappiano nemmeno chi sia. Fatalmente ci porteranno ad una riedizione del 1929. Fatalmente ??? No se il popolo italiano si ribellerà pretendendo l'introduzione di una moneta nazionale parallela che rendi certi i salari e ci restituisca la sovranità nazionale. Non è un'utopia. Ricordate che quando venne introdotto l'euro, per alcuni mesi ci fu una circolazione parallela con le lire ? Dunque è possibile. Si tratta solo di invertire il processo: dalla lira all'euro, adesso dall'euro ad una nuova moneta.

In caso di crollo poi, ci sono altre soluzioni estreme, come quelle adottate in Germania negli anni della Repubblica di Weimar quando l'inflazione raggiunse livelli esponenziali e per comprare un dollaro servivano tre miliardi e ottocento milioni di marchi, prima che venisse introdotta una nuova moneta, il rentner Mark, il marco rendita, nelle varie città tedesche le varie amministrazioni introdussero delle monete locali che salvarono i cittadini. Nel cassetto della mia scrivania ne ho un'intera collezione. Sono a disposizione di chi desideri vederle. Dunque, se quando vengono scoperti gli usurai, si procede al loro arresto e il debito viene annullato, perchè lo stesso non deve valere per le banche ? Che siano nazionali o internazionali poco importa. Quello che deve essere fatto, va fatto. Per questo ci sono buone argomentazioni per dire che il debito non va pagato.

Chi ha investito i propri euro nei titoli di Stato italiani potrebbe averli indietro con il corrispettivo valore di una nuova moneta italiana. Chi ha investito in titoli stranieri si arrangia. Come si sa, la Borsa è tiranna. Chi gioca in Borsa sa quel che rischia e non ha diritto di socializzare le perdite. Come cittadini che vivono di stipendio, siamo stanchi di pagare per tutti. E allora, questa è la nostra proposta: Il ritorno veloce ad una moneta nazionale. Saremmo l'avanguardia di un cambio di rotta. In questi giorni ricorre il centenario dell'affondamento del Titanic. Se chi guida la nave non riesce a guardare oltre il proprio naso e ha deciso di andare a sbattere contro l'Iceberg, noi abbiamo il dovere di impegnarci per far cambiare la rotta. Ne va del nostro destino, di quello dei nostri figli, della nostra Italia.

Nicola Cospito

Ufficio Politico MNP

SIMBOLO MNP1

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mercoledì 11 aprile 2012

Vogliamo rialzare la testa!

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Controllate i listini europei di oggi. Tutti in calo e vertiginoso. La Borsa di Milano segna il record negativo con il MIbtel a -5%. Lo spread, tanto caro si signori delle banche, è di nuovo a quota 400. Speculazioni o meno, è l'ora di reagire e agire.

Gli italiani non potranno sopportare altre manovre compressive degli stipendi e altre tasse. E non sarebbe nemmeno saggio. Addirittura Emma Marcegaglia, segretario uscente della Confindustria, avverte il disagio dovuto alla riduzione dei consumi e chiede al governo di ridurre la pressione fiscale. A nostro avviso va chiesto di più e cioè quello che è necessario: E' necessario a nostro avviso non aspettare l'ultimo momento. All'euro va affiancata una moneta nazionale che ci restituisca la sovranità monetaria. Basta vivere di prestiti e di debiti. E' ora di introdurre un sano e mirato protezionismo. In Francia già c'è, in Germania lo fanno sugli scaffali e nella vendita al dettaglio. Confrontate i prezzi delle case tedesche con quelle italiane, confrontate i prezzi della Volkswagen con quelli della FIAT. Entrate in un supermercato tedesco e vedrete come il boicottaggio dei prodotti italiani viaggi sui prezzi troppo alti delle nostre esportazioni che restano invendute. Osservate le macchine parcheggiate nelle città francesi: Citroen, Renault, Peugeot, nessuna straniera.

E' ora di dire basta.

Come italiani vogliamo rialzare la testa.

Per questo è necessario un governo che tuteli gli interessi nazionali

Non un governo di marionette liberalmassoniche che hanno solo il compito di svendere agli usurai dell'alta finanza internazionale quel poco che resta ancora in piedi nella penisola.

Non vogliamo fare la fine della Grecia.

Cacciamo Monti e i suoi amici dei partiti che lo sostengono in parlamento

Nicola Cospito

Ufficio politico MNP

Roma

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sabato 7 aprile 2012

martedì 3 aprile 2012

L'Italia, un paese senza propettive

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di Nicola Cospito

A proposito di Monti e della sua banda di ministri scelti tra le sue amicizie più strette, ci vuole davvero un bel coraggio a parlare di "governo tecnico". A quasi centocinquanta giorni dal suo insediamento, di soluzioni tecniche alla crisi economica generata in Italia, in Europa, nel mondo, dall'ingordigia delle banche di cui Monti è una perfetta espressione, non se n'è vista veramente nessuna. Per varare la raffica di aumenti su carburanti, elettricità e gas, aumenti destinati a pesare non solo sulle famiglie condannate a pagare gli errori di altri, ma sull'intera economia, grazie alla diminuzione vertiginosa del potere d'acquisto di salari e stipendi, una squadra di ragionieri avrebbe potuto fare lo stesso e di meglio. E sorvoliamo sulle tasse annunciate come l'IMU, una gabella posta sulla prima casa, sulle aliquote della quale i famosi tecnici nell'orgia della predazione indebita non riescono a mettersi ancora d'accordo.

Sulle pagine di tutti i quotidiani è rimbalzata in questi giorni la questione dei cosiddetti "esodati", lavoratori che andati in pensione sulla base di certe regole, adesso, in virtù dei repentini cambiamenti apportati dal "governo dei tecnici" sull'età indispensabile per ottenere il vitalizio di fine lavoro, si trovano nella "terra di nessuno" senza stipendio e senza alcuna soluzione in vista, realtà drammatica cui si è aggiunto il litigio tra il ministro e il viceministro dell'economia. Bravi i nostri tecnici, un buon lavoro...

Nel frattempo il mondo della scuola si interroga sulla politica del ministro Profumo, un autentico turista a Viale Trastevere. In questi 150 giorni il nostro "tecnico" non è riuscito a varare un solo provvedimento. E certo non si può dire che nella scuola e per la scuola non ci sia da fare...Profumo, che ancora deve prendere visione e cognizione dei complessi problemi dell'istruzione, ha pensato bene di supplire al vuoto pneumatico che caratterizza il suo mandato con una "boutade" sui compiti a casa, dai quali gli studenti dovrebbero essere dispensati. Un bel suggerimento da uno che i compiti evidentemente non li fa nè a casa nè al Ministero....Bene dunque hanno fatto i ragazzi di Forza Nuova a contestarlo e a rinfacciargli la sua inerzia.

Monti nel frattempo il turista lo ha fatto in Giappone e in Cina per cercare magari di vendere qualche pezzo d'Italia, qualche industria che qui non riesce ad andare avanti... Il nostro superMario infatti, preoccupato di mettere a posto lo spread per favorire chi continua a voler guadagnare denaro col denaro, senza produrre nulla di concreto e reale, in ossequio ai suoi colleghi usurai della BCE e del FMI, se ne frega degli imprenditori strozzati dai debiti e da Equitalia che si suicidano ormai a ritmo continuo, come pure del numero dei disoccupati che cresce a vista d'occhio, dei precari sfruttati, dei giovani senza avvenire che in numero sempre maggiore si preparano ad "esodare" verso paesi meglio amministrati. Dei provvedimenti veramente attesi dagli italiani manco l'ombra. Vi risulta che Monti abbia redistribuito le aliquote IRPEF per varare una tassazione più equa ? In Italia chi guadagna 1800 euro al mese viene tassato più o meno come uno che ne guadagna 20.000. Vi risulta che Monti, per rilanciare il mercato della casa, ormai fermo, stia studiando un provvedimento teso ad equiparare il prezzo delle abitazioni, lievitato a livelli esponenziali a causa delle speculazioni bancarie ed edilizie, alla media europea ? Manco per sogno, ci mancherebbe altro ! Il mercato non si tocca !! Vi risulta che Monti abbia in mente un piano per rilanciare il mercato dell'auto italiana sbaragliando la concorrenza straniera attraverso una riduzione dei prezzi ? Manco a pensarci. O che abbia deciso di bloccare una volta per tutte le delocalizzazioni, introducendo una riduzione dell'imposizione fiscale per le imprese ?? Ma che siamo matti ?? Che abbia un piano di investimenti nel settore pubblico ? Roba da Keynes...O che abbia istituito una commissione di controllo sulle procedure bancarie ? Manco per sogno, questa è roba da fascisti...

Intanto i partiti ,da bravi furbacchioni, mettono a punto una nuova legge elettorale confezionata a loro uso e consumo per rimanere a galla nonostante l'avversione sempre più manifesta dei cittadini stanchi di essere presi per i fondelli. Cassato il referendum contro il "porcellum", i vecchi partiti pensano bene di varare una legge elettorale che li tuteli con una soglia di sbarramento ancora più pesante e che continui a privare i cittadini della possibilità di esprimere la preferenza. Di riduzione del numero dei parlamentari, dei loro stipendi e vitalizi, solo annunci e aria fritta. Tutto resta come prima. Monti e Napolitano ovviamente approvano.

E nel frattempo il paese va a rotoli. Quello che non sfugge agli osservatori più attenti è che questo governo vive alla giornata, che non ha una direzione, che non ha un piano di sviluppo, che continua a salvaguardare gli antichi privilegi. Un governo che non si rende conto che questo modello di sviluppo è fallito, che l'economia finanziaria è allo sbando, che una crisi energetica globale e definitiva è alle porte, che il liberismo ha i giorni contati ed è destinato ad uscire dalla storia come è successo per il comunismo.

Tanto peggio, tanto meglio ? Perchè c'è forse un'altra prospettiva ?

Nicola Cospito

Ufficio Politico MNP

Roma

SIMBOLO MNP1

cell. 3393547515